Se l’età del menarca è precoce aumenta il rischio di sviluppare il diabete gestazionale rispetto alle donne in cui il menarca si è presentato dai 13 anni. Lo sostiene uno studio australiano pubblicato su “American Journal of Epidemiology”.

Uno studio pubblicato sull’American Journal of Epidemiology, conferma che l’età del menarca, cioè della prima mestruazione, potrebbe rappresentare un rischio più elevato di sviluppare il diabete gestazionale. Lo studio è stato condotto da Danielle Schoenaker della School of Public Health, University of Queensland di Herston, in Australia.
I ricercatori hanno analizzato i dati di oltre 4.700 donne e hanno trovato che quelle che avevano avuto la prima mestruazione a un’età uguale o inferiore agli 11 anni avevano il 50% in più di probabilità di sviluppare il diabete gestazionale rispetto a quelle in cui il menarca si era presentato dai 13 anni. Questa associazione tra età del menarca e rischio di diabete gestazionale è rimasta anche dopo che i ricercatori hanno considerato altri fattori quali l’Indice di Massa Corporea e lo stile di vita, analizzandoli fin dall’infanzia. Dopo questi risultati, i medici potranno chiedere anche informazioni sul menarca per capire se una donna è a rischio di sviluppare il diabete gestazionale.
Danielle Schoenaker conferma che la pubertà precoce nelle ragazze si è dimostrata un indicatore significativo per parecchi esiti negativi per la salute ai quali, dopo questo studio, si aggiunge anche il diabete gestazionale. «La ricerca in questo ambito è di particolare importanza per la salute pubblica», precisa l’autrice, «a causa delle tendenze globali che dicono che le ragazze iniziano i loro cicli mestruali in età sempre più giovane. Una grande percentuale di chi sviluppa il diabete durante la gravidanza è costituita da donne in sovrappeso od obese, pertanto incoraggiando quelle con un inizio precoce della pubertà a controllare il peso prima della gravidanza è possibile aiutarle a ridurre il rischio di diabete gestazionale».
«Senza dubbio un peso adeguato è importante, ma è anche ipotizzabile che un rischio più elevato di diabete gestazionale si possa collegare ai cambiamenti ormonali, e saranno necessari ulteriori studi per chiarire i meccanismi alla base di queste variazioni», conclude l’autrice.