L’attività fisica insieme ad una alimentazione sana ed equilibrata, deve essere il primo approccio terapeutico per la cura del DM. L’attività fisica, non solo deve essere raccomandata a tutte le persone con diabete, ma anche a tutta la popolazione a scopo preventivo relativamente le malattie metaboliche come appunto il diabete, malattie a carico dell’apparato cardiovascolare e malattie a carico dell’apparato osteoscheletrico.
L’attività fisica è in grado di migliorare la sensibilità insulinica e favorisce il raggiungimento e mantenimento di un peso corporeo ottimale. Tutto questo ha come conseguenza un miglioramento delle glicemie e porta una riduzione del trattamento farmacologico di tipo ipoglicemizzante. Consideriamo anche l’effetto positivo sulla riduzione della spesa sanitaria e l’aumento della produttività. L’attività fisica, praticata con regolarità, migliora la qualità di vita e il senso di benessere psicofisico.
È libero di fare l’attività fisica che più gli gradisce. Può praticare attività di tipo anaerobico, sport singolo (nuoto, corsa, palestra), di squadra (calcio, basket) e anche sport a livello agonistico. L’unico vincolo è che deve avere adeguate competenze e conoscenze per mantenere un buon controllo glicemico sia durante che dopo l’attività fisica, ma soprattutto per evitare le ipoglicemie.
Può svolgere le più svariate attività aerobiche: camminare, nuotare, correre, andare in bicicletta, ecc. È raccomandata anche l’attività fisica di tipo aerobica contro resistenza che prevede l’utilizzo di piccoli pesi. Questo tipo di esercizio favorisce il potenziamento muscolare e migliora la flessibilità e l’equilibrio.
Sono raccomandati, 2-3 volte a settimana, esercizi fisici di flessibilità che migliorano l’equilibrio.
Alla donna con diabete gestazionale è raccomandato un esercizio fisico prevalentemente aerobico della durata di 23-30 minuti, anche quotidianamente.
L’attività fisica deve essere limitata o sconsigliata in presenza di complicanze croniche come retinopatia, ischemia cardiaca, ecc. In questo caso sarà il team diabetologico a indicare l’attività fisica più idonea. Inoltre, l’attività fisica, è sconsigliata in presenza di chetosi.
Consigliare di cambiare le attività quotidiane e di provarne di nuove. Si può scegliere tra tutte le attività di tipo ricreativo e aerobiche, consigliate per le persone sedentarie o che fanno attività fisica in modo discontinuo.
Possiamo anche consigliare un’attività di potenziamento muscolare, ad esempio:
Esercizi con elastici
Pesi leggeri
Attrezzi specifici in palestra
Il diabetico Tipo 1 deve controllare la glicemia prima di fare attività fisica, durante l’esercizio se la durata è >30 minuti, al termine dell’esercizio e di notte per rilevare eventuali ipoglicemie tardive.
Il diabetico Tipo 2 deve controllare la glicemia prima di fare attività fisica, durante l’esercizio se la durata è >1 ora, e al termine dell’esercizio fisico.
Si deve consigliare di intensificare il monitoraggio della glicemia: prima, durante se l’esercizio è prolungato, e dopo l’attività fisica. Inoltre, il diabetico, deve essere correttamente educato in merito a quando è necessario fare integrazioni di carboidrati e aggiustamenti della terapia ipoglicemizzante.
La risposta glicemica all’attività fisica varia in rapporto al tipo di esercizio fisico, alla sua durata e al livello di intensità. Dipende anche dall’andamento della glicemia prima di iniziare l’attività fisica, dal tipo di terapia ipoglicemizzante assunta e dal grado di allenamento. Per tutti questi motivi è importante monitorate la glicemia prima e dopo avere svolto l’attività fisica allo scopo di prevenire episodi ipoglicemici.
Gli standard italiani per la cura del diabete, raccomandano di consigliare ai pazienti 150 minuti/settimana di attività fisica di intensità moderata/intensa e/o almeno 75 minuti di esercizio fisico vigoroso. L’attività fisica deve essere distribuita in almeno 3 giorni a settimana e non ci devono essere più di 2 giorni consecutivi senza attività.
Consigliare attività che si possono svolgere a casa e nel tempo libero, ad esempio: cyclette, tapis roulant. Possiamo consigliare anche esercizi di tipo calistenico, che sfruttano il peso del proprio corpo, come:
Corsa sul posto
Affondo
Salto a gambe divaricate
Piegamenti a muro
Addominali
Piegamenti
Step
Consigliare di iniziare con l’incremento dell’attività fisica giornaliera cercando modi diversi di muoversi, per almeno 30 minuti al giorno, ad esempio:
Salire le scale invece di prendere l’ascensore.
Camminare mentre si telefona
Praticare giardinaggio
Posteggiare la macchina lontano da casa
Se si prendono i mezzi pubblici, salire alla fermata successiva, o scendere a quella prima rispetto la propria destinazione.
Fare stretching mentre si è in fila
Mentre si guarda la TV alzarsi e camminare almeno 5 min ogni ora e tenere il telecomando lontano in moda da alzarsi dalla poltrona ogni volta che si deve cambiare canale.
Fare esercizi anche quando si deve stare seduti per lungo tempo.
Consigliare di incrementare il movimento giornaliero (vd domanda sui consigli per i sedentari) e di praticare attività fisica con regolarità preferendo quelle che piacciono di più. È preferibile scegliere tra le attività aerobiche a bassa intensità, ma di lunga durata come ad esempio:
Camminata a passo veloce
Corsa
Nuoto
Bicicletta
Ballo
In alternativa scegliere attività ricreative come calcio, tennis, arti marziali, escursioni.
L’intensità da consigliare, per lo svolgimento dell’attività fisica, deve essere commisurata allo stato di salute e deve tenere conto di età, presenza di malattie concomitanti, eventuali complicanze del diabete, se il luogo previsto per l’attività fisica accessibile e la disponibilità economica. Il paziente non deve improvvisare, ma deve avere una precisa prescrizione da parte del medico curante/diabetologo in merito a frequenza, intensità, durata e tipo di attività fisica.
Lo studio DAWN nel braccio italiano, ha dimostrato che solo il 26.5% della popolazione diabetica effettua attività fisica vs un complessivo 60.5% della popolazione generale. Sembrerebbe che la causa principale di sedentarietà tra i diabetici sia la mancata prescrizione da parte del diabetologo al momento della diagnosi (71.6%) e, comunque anche in presenza di prescrizione, solo il 26.6 la seguivano regolarmente (DE Feo P., 2011).
Le principali barriere al regolare svolgimento di attività fisica sono percezioni personali come l’inadeguatezza fisica, la pigrizia, la mancanza di tempo e la presenza di problemi respiratori.
Per ottenere i benefici attesi dall’attività fisica, come il calo di peso, il miglioramento del compenso glicemico e la prevenzione di patologie a carico dell’apparato cardio-vascolare, il diabetico deve fare almeno 150 minuti di attività alla settimana. In base alla condizione fisica e alle esigenze personali, si possono consigliare:
30 minuti, 5 volte a settimana di attività moderata o intensa
50 minuti, 3 volte a settimana, di attività moderata o intensa
75 minuti, 2 volte a settimana, di attività vigorosa
Inoltre consigliare di non stare seduti per più di 30 minuti.
Dizionario del diabete
Lo strumento che ti guida ad individuare e conoscere i termini della patologia, per migliorare la gestione del diabete.