Non è sufficiente istruire le persone con diabete su come utilizzare l’automonitoraggio glicemico, ma è indispensabile un percorso educazionale che renda il diabetico in grado di:
- interpretare i risultati e intraprendere una decisione,
- percepire i collegamenti tra specifici comportamenti (dieta, esercizio fisico) e i risultati della misurazione glicemica,
- mettere in atto autonomamente comportamenti correttivi, farmacologici e non, in risposta ai risultati delle misurazioni glicemiche [Livello I, Claret al (2010)],
- identificare piccoli obiettivi raggiungibili,
- imparare a gestire gli errori,
- capire perché sta male,
- rendersi conto di come procede il controllo,
- patteggiare con il medico tra i suoi bisogni e quelli della cura, sperimentare soluzioni alternative,
- potenziare l’empowerment del paziente come un processo di crescita individuale, che lo faccia sentire libero di agire.
- acquisire la consapevolezza di essere in grado di governare, seppur guidato, il suo controllo glicemico