E’ a forma più frequente di diabete (oltre il 90% di tutti i tipi di diabete) ed è dovuto ad una combinaizone di insulino-resistenza (ridotta risposta dell’insulina da parte dei tessuti bersaglio) e di deficit di secrezione insulinica. E fortemente correlato all’obesità. Compare in genere dopo i 45 anni. Nella prima fase della sua evoluzione, che è piuttosto lenta e priva di sintomi, il pancreas produce molta insulina ma questa risulta meno efficace, a causa della insulinoresistenza indotta a sua volta dal sovrappeso e dalla sedentarietà. Nonostante le elevate concentrazioni di insulina in circolo, la glicemia supera i livelli normali, soprattutto nella prima mattina e dopo i pasti. Col tempo, la produzione di insulina comincia a diminuire fino a diventare deficiitaria ed è sempre più difficile mantenere la glicemia sotto controllo. Il diabete di tipo 2 è una condizione assai frequente, che colpisce il 5-6% della popolazione italiana. La terapia si basa su un corretto stile di vita (dieta e attività fisica), farmaci anti-diabete (orali e iniettivi) e insulina.

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