È descritto il caso di una 24enne affetta da sindrome di Turner e quadro dismetabolico, con stile di vita scorretto. La necessità di contrastare la sedentarietà ha consentito di verificare l’impatto benefico di un percorso educativo associato a uno sportello di counseling sull’esercizio fisico, con incontri a cadenza mensile, per una durata di 18 mesi, in linea con precedenti osservazioni in termini di miglioramento dei parametri antropometrici ed ematochimici. Il follow-up articolato della paziente mette anche in evidenza le difficoltà pratiche in cui si imbattono le équipe diabetologiche, in particolare nel fornire motivazioni e incentivi convincenti a cambiare stile di vita, soprattutto per quanto riguarda l’incremento dell’attività fisica.
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