Mangiare pesce con regolarità, per le persone con diabete di Tipo 2, si associa a una netta riduzione di nuovi casi di infarto miocardico. Lo conferma uno studio svedese, pubblicato sulla rivista “Clinical Nutrition”, che ha coinvolto 2.225 persone.

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Una ricerca, condotta in Svezia, su 2.225 uomini e donne con diabete di Tipo 2, seguiti dal 1998 al 2012, conferma che è consigliabile inserire, nei menu settimanali, almeno tre porzioni di pesci/molluschi/crostacei. I partecipanti allo studio avevano tra i 45 e gli 84 anni. Al termine della ricerca è stato rilevato che chi consuma con regolarità più di 3 porzioni a settimana di prodotti ittici, corre un rischio più basso di infarto miocardico; in particolare tra chi consuma pesce del Nord, si riduce significativamente il numero di nuovi casi (incidenza).

Sono stati analizzati i consumi dei diversi prodotti ittici (pesci, crostacei, molluschi), ma anche i metodi di preparazione (frittura, griglia o altro) e la frequenza di consumo. Dall’analisi è emerso che tra i maggiori consumatori di prodotti ittici (più di 3 porzioni a settimana), il rischio di infarto miocardico diminuiva considerevolmente rispetto a chi non superava le 3 porzioni al mese.

Per quanto riguarda invece il numero effettivo di nuovi casi di infarto miocardico, si è dimostrata un’associazione inversa con il consumo di aringhe e sgombri, di merluzzo e di bastoncini di pesce, ma non con il consumo di salmone, pesce bianco, grigliate e crostacei.
Gli autori dello studio, del Karolinska Institutet di Stoccolma, attribuiscono questa azione al contenuto di omega-3, ad azione anti-aritmica, antinfiammatoria e anti-trombotica, di riequilibrio dei trigliceridi e antipertensiva; alla presenza di vitamina D, cui è stato di recente attribuito un ruolo cardioprotettivo; al profilo proteico del pesce, che ha dimostrato di migliorare la sensibilità all’insulina e risulta inoltre ricco di taurina, arginina e glutamina, aminoacidi con valenza cardioprotettrice; infine all’apporto di vitamine del gruppo B, iodio e selenio. È anche accertato che i regolari consumatori di pesce seguono uno stile di vita complessivamente più salutare.

Fonte: A Wallin et al. Clinical Nutrition. Published online January 28, 2017.

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