Prevenzione?
Bastano 20 g al giorno di noci, nocciole o arachidi. Lo dice un test fatto su ottocentomila persone dagli studiosi della Norwegian University of Science and Technology di Trondheim, che vanta ben cinque premi Nobel.
Magnesio, potassio, calcio, fibre, grassi polinsaturi e proprietà antiossidanti della frutta secca con guscio riducono il rischio di malattie del sistema cardiovascolare, tra cui la sindrome metabolica e il diabete di tipo 2.
Il diabete?
È meglio in coppia?
Lo certifica uno studio durato sei anni: il matrimonio spinge le persone a mangiare meglio, nonché a ricordarsi di prendere le medicine e di andare dal medico quando serve.
«Il diabete ce l’hanno i miei genitori e quindi io no»
Purtroppo è falso. L’ereditarietà è uno dei principali fattori di rischio; la prevenzione si può fare con alimentazione corretta e attività fisica.
«Elimino i carboidrati così non ingrasso»
Quante volte l’abbiamo sentito dire! Eppure non sono gli alimenti che contengono carboidrati che fanno ingrassare; attenzione piuttosto a quantità, condimenti e preparazione!
«Niente dolci. Ho il diabete»
Avere il diabete non significa essere allergici agli zuccheri, ma avere un occhio attento. Voglia di dolce? Si salta il primo, e il secondo deve essere ricco di fibre.
Sale? Sì grazie, ma solo marino
Sicuramente la qualità è migliore ma il sodio rimane lo stesso, con i conseguenti rischi di ipertensione. Si può provare a ridurlo ricorrendo a spezie e aromi.
Chi ha il diabete deve fare tanto sport
È sufficiente che chi usa l’insulina e corre il rischio di ipoglicemie eviti le immersioni e l’alpinismo. La regola d’oro è controllare sempre la glicemia: prima, durante e dopo.
Sai cos’è la regola del 15?
Viene usata per superare rapidamente un episodio ipoglicemico.
1) Assumere una dose di carboidrati equivalente a 15 g di zucchero (es. 1 cucchiaio di zucchero sciolto in acqua, 1 cucchiaio di miele, 1 bicchiere di Coca- Cola o aranciata).
2) Controllare la glicemia ogni 15 minuti fino al riscontro dei valori normali superiori a 100 mg/dl.
3) Se la glicemia è <100 mg/dl, ripetere il punto 1 e 2 finché non si ottengono due misurazioni consecutive >100 mg/dl, in assenza di assunzione di zucchero tra le due misurazioni.

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