Ritmo biologico caratterizzato da una periodicità di 24 ore. Molte delle attività dell’organismo quali il battito del cuore, le secrezioni ormonali (compresa l’insulina), la pressione sanguigna sono modulate sull’alternarsi del giorno e della notte. In generale, i processi vitali tendono a rallentare durante la notte, raggiungendo i valori più bassi tra l’una e le tre del mattino per poi arrivare a un massimo nella mattinata. I viaggi aerei, permettendo di spostarsi velocemente in zone caratterizzate da un diverso fuso orario, fanno sì che l’orologio interno dell’organismo si trovi sfasato rispetto al tempo ‘esterno’ provocando un disturbo detto ‘jet-lag’ e qualche difficoltà nel controllo della glicemia. Effetti più gravi possono essere indotti dal lavoro notturno o comunque con frequenti turnazioni.

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