Secondo uno studio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, pubblicato su “The Lancet Global Health Journal”, 1,4 miliardi di adulti nel mondo non fanno sufficiente attività fisica il che comporta un maggior rischio di malattie non trasmissibili tra le quali il diabete di Tipo 2.

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Fattori di rischio diabete di Tipo 2 per l'inattività

Secondo il primo studio che stima le tendenze dell’attività fisica a livello mondiale, più di un quarto
(1,4 miliardi) della popolazione adulta nel mondo non è stata sufficientemente attiva nel 2016, incrementando così il fattore di rischio di malattie cardiovascolari, diabete di Tipo 2, demenza e alcuni tumori.

Aumento dell'attività fisica

Queste stime dimostrano che ci sono stati pochi progressi nel miglioramento dei livelli di attività
fisica tra il 2001 e il 2016 e che se le attuali tendenze continueranno, l’obiettivo di attività globale
del 2025 che prevede un aumento relativo del 10% dell’attività fisica non sarà raggiunto.
Nel 2016, circa una donna su tre (32%) e un uomo su quattro (23%) nel mondo non hanno
raggiunto i livelli raccomandati di attività fisica per rimanere in salute, ovvero almeno 150 minuti di
intensità moderata o 75 minuti di attività fisica intensa a settimana.

Studio

Lo studio si è basato su livelli di attività autodichiarati, tra cui attività lavorative e a casa, per il
trasporto e durante il tempo libero, negli adulti di età pari o superiore a 18 anni provenienti da 358
sondaggi basati sulla popolazione in 168 paesi, inclusivi di 1,9 milioni di partecipanti.
Nei paesi più ricchi, il passaggio verso occupazioni più sedentarie, attività ricreative e trasporti
motorizzati potrebbe spiegare i più alti livelli di inattività, mentre nei paesi a basso reddito, secondo
gli Autori, viene svolta più attività sia sul lavoro sia nell’ambito dei trasporti.

Tecnologia nemica e i risultati dello studio

Mentre il declino dell’attività fisica professionale e domestica sono inevitabili nei paesi ove aumenta l’uso della tecnologia, i governi devono fornire e mantenere infrastrutture che promuovano l’aumento della mobilità a piedi e in bicicletta per il trasporto e gli sport e le attività ricreative attive.
Secondo gli Autori, sebbene un recente sondaggio sul controllo delle malattie non trasmissibili (NCD) abbia mostrato che quasi tre quarti dei paesi riportano di avere una politica o un piano d’azione per affrontare l’inattività fisica, pochi sono stati implementati per avere un impatto nazionale. I paesi dovranno duque migliorare l’attuazione delle politiche per aumentare le opportunità di attività fisica e per incoraggiarle di più.

Fonte: R Guthold et al. The Lancet Global Health. , Published online September 4, 2018.

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