Qualche sera fa sembrava la fine del mondo. Una di quelle giornate in cui tutta la tecnologia ti si rivolta contro e sembra non funzionare manco a pagarla.
Tipo quando eravamo quasi nel 2000 e ci dicevano che ci sarebbe stato il “millennium bug” e nulla di elettronico avrebbe più funzionato.
Oppure, quando lo dicevano per la profezia Maya, il 21/12/2012. Ma anche allora non accadde nulla.
No perché queste giornate, alle persone col diabete, capitano senza bisogno di scomodare le profezie o i riti celtici. Se di diabetici ce ne sono due in casa, stai sicuro che gli impicci capiteranno lo stesso giorno, o meglio, la stessa notte.
Sensori che smettono di funzionare, allarme batteria da sostituire, glicemia alta/ bassa che oramai è routine, ma anche qualche novità: errore erogazione insulina. Panico.
Se ti capita questo vai nel pallone più totale. Prendi il libretto di istruzioni di ottomila pagine e te lo metti a leggere fitto fitto anche per tutta la notte, tanto oramai il sonno è finito.
Poi la soluzione delle soluzioni.
Quella che nonostante tutte le tecnologie evolute, l’uomo sulla Luna o su Marte, comunque funziona sempre, ed è quella che utilizzava pure mio padre 40 anni fa, e la mia nonna duecento: spegni e riaccendi tutto. Riavvia. Et voilà, hai il 50% di possibilità che possa ripartire.
A noi l’altra sera è andata bene ma il futuro, chissà!
E voi? A cosa vi affidate?
Scrivetemi la vostra storia.
Io vi racconterò la mia!