Tadadadadaaaaaaa, Suona la sinfonia numero 5 di Beethoven appena si mette piede sul mese di dicembre! Immacolata, Vigilia di Natale, giorno di Natale e Capodanno! Cene, cenoni, cenini. Cene degli auguri coi colleghi di lavoro, con le amiche, con gli amici della palestra, coi vicini di casa, insomma, con tutti. Si mangia!
Dolci tipici di questo periodo: pandoro, panettone e torroni che solo a nominarli tutti e tre insieme ti si alza la glicemia. Quindi che fare?
Niente. Si può solo iniziare a fare i conti.
Esserci alle occasioni, ma senza lasciarsi completamente andare, cercare di ridurre i danni e magari spiegare ai parenti che non è proprio necessario che voi assaggiate tutte tutte tutte le portate!
Si può fare anche meno. Si può provare ad incontrarsi anche senza introdurre in corpo nove milioni di calorie e provare a spiegare a chi ci vuol bene che sì, col diabete si può mangiare più o meno tutto, ma con parsimonia!
Il momento è difficile. Per quel che mi riguarda sono anche molto arrabbiata dal fatto che da un po’ di anni, per i bambini, è usanza far fare il calendario dell'avvento con i cioccolatini dentro.
Ogni giorno si parte da un cioccolatino e via a salire. Un incubo. Quando ero piccina io tutto ciò non esisteva e le trasgressioni si raggruppavano tutte la sera di Natale che poi, per miracolo (di Natale) le glicemie riuscivano anche ad andare discretamente bene.
E così siamo di nuovo a dicembre anche se io lo chiamerei Mangembre.
La cosa che più amo è l'albero di natale. Perché l’unica cosa che non si mangia (o almeno lo spero). E poi le luci, i piccoli doni fatti con amore e un po’ di tempo passato con chi ti vuole bene.
Queste sono le dolcezze che più mi piacciono ma, per arrivarci, bisogna scansare molti zuccheri e grassi. Ma non abbiate paura amici, alla fine, come sempre, anche quest'anno ce la faremo!
Scrivetemi e raccontatemi come affrontate le vostre feste se vi va.
Ogni mercoledì vi racconterò la mia storia!