Questo è il grande enigma dell’estate! Altro che settimana enigmistica! Se ne parla nei blog, se ne parla sui social.
Qualcuno va al mare e nuota e col santo movimento, abbatte la glicemia. Altri vanno al lavoro, sudano, sono nervosi, provano fastidio per il vicino e la glicemia la impennano. Provando ancora più fastidio. Quando litigo con mio marito la mia glicemia si alza, sia che sia estate sia che sia inverno. Succede però che, se litigo d’estate, possono uscire fuori a fare 35.000 passi per smaltire la litigata. In quel caso la glicemia sale e scende. Se sei fortunato e riesci a far pace quando la glicemia è finalmente in discesa, allora puoi pensare di prendere un bel gelato.
Il gelato, a inizio maggio, già ci fa sbavare. Bello, fresco, goloso. D’estate bisogna mangiarlo. Ma bisogna imparare bene a gestirlo.
Altra cosa che si fa più di frequente d’estate è l’aperitivo. Quello, se possibile, è più complicato del gelato. Tra alcolici o bibite analcoliche (comunque zuccherate) e tutti quegli intrugli malefici di noccioline, patatine, schiacciatine, sfogline, hummus, grissini, e altri panificati vari ed eventuali, beccare la dose giusta diventa davvero un calcolo alla Anthony Hocking.
Quindi, sunto assolutamente personale di tutte queste potenzialità e problemi è: molto movimento in estate (al fresco) quindi, gelatino goloso, aperitivo che sballa tutte le glicemie al tramonto, e poi di nuovo camminata per smaltirlo. Il tutto sempre in un grande precario equilibrio da mantenere senza perdere la visione del paesaggio!
Voi cosa ne pensate?
Come vivete l’estate?
Come un problema o un vantaggio?
Scrivetemi la vostra storia.
Io vi racconterò la mia!