Cosa accade quando siamo a lavoro? Che posto prende il nostro diabete? Lo raccontiamo? Lo sussurriamo? Lo sveliamo a pochi intimi? Oppure lo diciamo non appena ci siamo presentati?
Non è facile sul luogo di lavoro trovare un equilibrio tra l’essere se stessi e l’ansia da prestazione. E quando tremi per un’ipoglicemia, lo vorresti raccontare?
E quando suona il tuo microinfusore: lo vorresti spiegare?
Io insegno. E il mio microinfusore si vede e si sente. Suona.
Perché io ho bisogno di avvisi per potermi prendere qualche distrazione. Per concentrarmi sul lavoro e su altro oltre il diabete. Poi lui fa la sua musichina per dirmi: occhio Elisa, devi fare qualcosa!
Ed io lo devo ascoltare e devo pensare un attimo a me.
I ragazzi lo sanno, che quando suona qualcosa, è di certo un cellulare.
Per questo appena ho messo piede in classe, dopo poche lezioni, ho raccontato chi sono e che "suono".
Perché mi devono conoscere bene. Perché non dicano in giro che lascio il cellulare acceso durante la lezione (altrimenti sai che bella pubblicità nel gruppo WhatsApp dei genitori?)
E perché mi fa piacere parlare di diabete a loro. Che a volte sanno. Il nonno, l’amico, il cugino, la zia. E a volte non sanno nulla e dicono: ma è grave prof.???
Ed è così naturale e così bello che ogni volta che racconto, sono curiosa delle reazioni che avranno gli alunni.
Parlarne, è per me un modo per far capire loro che si può parlare di tutto. Meglio sapere che fare supposizioni.
E confessando quello che loro pensano essere "un segreto" ci conosciamo più a fondo e ci diamo fiducia.
Io ho lavorato con gli anziani nei laboratori di pittura, con i bambini a teatro, ma anche in luoghi più strutturati e con orari rigidi e ho sempre parlato del mio diabete.
Ho sempre fatto di tutto per far rilassare chi si impressionava o aveva timore del diabete.
Non appena mi presentavo, ma appena ne capitava l’occasione.
Non mi sono mai tirata indietro e non mi sono mai nascosta.
E voi? Come vivete il rapporto tra diabete e lavoro?
Scrivetemelo e raccontatemi la vostra storia se vi va.
Ogni venerdì vi racconterò la mia!