Settembre è il mese del ripensamento- diceva Guccini- sugli anni e sull’età. Per me, invece, è il ripensamento sul diabete. Mi chiedo: alla fine, questa estate, sono stata brava? Ho fatto un po’ di stravizi? E allora partono i sensi di colpa. Ripenso a tutti quei gelati, le grigliate, le salsicce, le pizze e gli aperitivi e riesco solo a pensare un grande: “Eh, insomma!”.
Perché l’estate è il mese dell’improvvisazione, del divertimento, delle gite, dei viaggi. Dei momenti fuori dall’ordinario. Poi si torna a casa, le glicemie non capiscono più nulla, tu non capisci più nulla.
Credi di dover dimagrire, di dover ritornare a mangiare meglio. Che chissà, magari, dovresti provare ad andare in palestra e così partono tutti i buoni propositi tipo ultimo dell’anno.
Settembre è un mese violento.
Che ti riporta alla realtà. E quest’anno, sembra, anche nuove preoccupazioni per il Covid, che pone ulteriori nuvole e paure sulle nostre prospettive future.
E allora che fare?
Un po’ come gli altri anni: fare piani, far progetti, pensare a cambiare e a cambiarsi e continuare a sentirsi vivi, perché proiettati nel futuro che, per quanto incerto, speriamo possa portarci anche buone sorprese.
Una cosa, poi, so per certo che io non debba fare mai a settembre: la glicata!
Buon rientro a tutti, amici.
Scrivetemi e raccontatemi la vostra storia se vi va…
Ogni venerdì vi racconterò la mia!