Oggi vorrei parlarvi di una categoria che, ahimè, trova espressione in tantissimi campi! Ovvero: i ciarlatani! Vi è mai capitato di avere a che fare con persone che vi proponevano cure miracolose per il diabete? Oppure diete speciali o integratori magici in grado di far sparire ogni malattia?
A me sì. Ma penso di essere in buona compagnia. Soprattutto per quel che riguarda il diabete (campo rigoglioso di ciarlatani super creativi).
Quando ho scoperto il mio diabete e poi, da adulta, quello di mia figlia, i consigli di “risoluzione” della “situazione”, sono arrivati in maniera abbondante e senza chiedere permesso. Hai provato a togliere il pane? E la pasta? Hai provato a togliere lo zucchero dal caffè?
Ma pensi sia una deficiente?
Oltretutto, quando ti spiegano come guarire dalla tua malattia, non avete l’impressione che, in fondo, vi stiano dicendo che è tutta colpa vostra?
Inaccettabile!
Dopo il mio esordio, in particolare una zia, chiese ai miei genitori di provare un integratore miracoloso che le aveva consigliato il suo terapista (non era ben chiara la qualifica) per qualche giorno. I miei si trovarono un po’ turbati dalla cosa ma, in fondo, se era solo un integratore, perché non provare, no?
Io avevo 11 anni ed ero cosciente di cosa accadesse intorno a me e ricordo perfettamente quel pomeriggio, nella casa di campagna, col caldo e il sole, quando mia zia disse a mio padre: “allora volete provare questo integratore? Basta sospendere l’insulina per qualche giorno e vedere che effetto fa!”.
Mi sentii morire. E sentii il balzo per aria dei miei genitori riguardo a questa proposta.
Eravamo confusi, la nostra vita era stata stravolta sì, certo, ogni punto di riferimento era sbiadito ma no, di sicuro, l’insulina no, sapevamo che non doveva mai essere sospesa!
Nemmeno “per provare”.
La questione si chiuse facile e veloce, ma questa mia zia si risentì molto della mancanza di fiducia nel suo “santone”! Ma non ce ne importò nulla per fortuna, e lei continuò a farsi curare la tiroide da quest’uomo con risultati, purtroppo per lei, davvero devastanti.
Questo accadeva 24 anni fa.
Oggi alcuni pericolosi ciarlatani sono addirittura ospitati in tv. Non mi sembra che le cose siano migliorate. Per questo racconto spesso questa storia, soprattutto quando conosco persone che si approcciano per la prima volta al diabete.
Perché è un attimo, in un momento di fragilità come la scoperta di una malattia, farsi travolgere da cialtroni della medicina e guaritori dell’ultima ora che possono metterti ancor di più nei guai.
È davvero un attimo che non ci meritiamo. E che andrebbe restituito a chi lucra sulla speranza delle persone.
E a voi, è mai successo?
Scrivetemi e raccontatemi la vostra storia se vi va.
Ogni venerdì vi racconterò la mia!