Così mi hanno chiesto quest’anno i miei alunni quando ho raccontato del mio diabete. Non so se ciò è causato dal clima generale di contagio e paura che ha generato il covid ma, questa domanda, mi ha stupita. Oltre che inorridita.
In compenso mi sono resa conto che negli anni il diabete è diventata una patologia abbastanza conosciuta. A causa anche del fatto che non ci nascondiamo più, molte persone riportano di conoscere amici e parenti che combattono con questa malattia.
Insulina, punture, penne, glucometro, per molti, non sono più un mistero e, questo, alla fine, mi rende molto felice.
Poiché la malattia disabilita una parte del nostro essere, perché messo in correlazione con le abilità degli altri (avere un pancreas perfettamente funzionante) e, più lo si ingloba nelle possibili condizioni di vita, e più diventa “normale” e pacifico accettare chi non abbia un pancreas perfettamente a posto.
Per cui, continuiamo a parlarne.
E non nascondiamoci mai. Rendiamo contagiosa la nostra voglia vivere così come siamo, senza mai nasconderci.
Voi cosa ne pensate?
Scrivetemi la vostra storia.
Io vi racconterò la mia!