Driiiin!!! Siamo pronti alla campanella del primo giorno di scuola? C’è chi dice sì e chi no.
Di certo dopo un’estate di bagni, corse e gelati, la scuola che ricomincia sembra quasi una prospettiva più tranquilla e regolare. C’è chi cambia grado ed è alle prese con nuovi compagni, insegnanti, situazioni di crescita e di confronto, anche sul tema del diabete. Chi rimane sempre nella stessa scuola, dove ha trovato un equilibrio e chi ancora deve trovarlo.
L’inizio della scuola, si sa, è un momento di gioia ma allo stesso tempo, di confronto con la complessità della vita di tutti i giorni, quella col compagno di vita chiamato diabete. Le colazioni, le merende, i pranzi a scuola…e poi, i compleanni! Come dimenticarseli quelli?
Ormai sono diventati esattamente come un banchetto di matrimonio! Un incubo, ogni volta che dallo zainetto del figliolo, si scorgono degli inviti. Impensabile non andare e dirottare il pomeriggio della festa verso altro.
È così, la vita sociale significa far parte di un gruppo, crescere e negoziare la propria vita col mondo, diabete compreso. Ma non è facile. Perché il diabete di nostro figlio a scuola spesso ci mette di fronte al “non diabete” degli altri bambini e dei genitori. Ci si sente un po’ soli e poco capiti, quando qualcuno che non sa, anche benevolmente, ci dice: “Ma certo che tu hai un rapporto privilegiato con la maestra grazie a questa storia del diabete!”- e certo- no!?
Era il sogno della nostra vita avere questo tipo di agevolazioni! No?!
Mentre guardandoti intorno, vorresti solo essere come tutti gli altri. Ma non importa, perché la scuola ricomincia, tuo figlio è felice e quindi riorganizzi tutto. Spieghi di nuovo ogni cosa alle maestre, anche a quella nuova, ti accerti che la mensa sia partita regolare come sempre, magari togliendo, che so, la frutta sciroppata (che bisogno c’è??) o lo stramaledetto latte al cacao in brik. Alla fine anche tu sei felice, perché sei serena che la vita ti può sorridere anche col diabete, anche se lo zaino di tuo figlio è più pesante di quello dei suoi compagni.
Dopo un po’ non pensi più agli altri zaini e alla fine stai meglio. Inizi un nuovo anno sperando che tutto vada bene.
E così sarà.
Scrivetemi e raccontatemi la vostra storia se vi va.
Ogni mercoledì vi racconterò la mia!