Ho letto qualche tempo fa uno studio Giapponese che parla dell’impatto positivo che ha la vita di coppia sulla gestione del diabete e delle sue complicanze.
Lo studio è stato presentato nel 2017 all’EASD (European Association for the Study of Diabetes), importante congresso sul diabete, e ha creato un grande dibattito nella comunità scientifica.
Spesso si parla dell’importanza dei “caregiver“, coloro che si prendono cura di persone con patologie più o meno impegnative, ma mai dell’incidenza di questa figura quando è anche un compagno di vita o marito/ moglie.
Io credo che lo studio abbia avuto un effetto positivo proprio perché fatto in Giappone.
In Italia, dove sono di più le coppie che scoppiano che i matrimoni, io per prima direi che il matrimonio è più che altro fonte di stress!
E di innalzamento delle glicemie!
Ma volendo andare più a fondo delle solite lamentele da bar su mariti/mogli, effettivamente, avere un affetto stabile, qualcuno che partecipi alla gestione della tua patologia, qualcuno che tra “dove hai messo i calzini” e “oddio ho finito la birra”, partecipi emotivamente ed attivamente alla propria patologia, fa bene. È vero. Io lo confermo!
E voi?
Scrivetemi la vostra storia.
Io vi racconterò la mia!