Le continue fluttuazioni del peso aumentano il rischio di complicanze per le persone con diabete di Tipo 2. Non basta perdere chili, bisogna anche mantenere questa riduzione, secondo i risultati di uno studio pubblicato sull’“American Journal of Cardiology”.
Perdita di peso "yo-yo"
Nelle persone con diabete di Tipo 2 l’incremento del peso aumenta il rischio di complicanze e questo aumento del rischio si riscontra anche nelle persone sottoposte a misure di riduzione del peso che però non riescono a mantenerlo stabile e vanno incontro a continue fluttuazioni ponderali. È quanto suggeriscono i risultati di un’analisi post-hoc dello studio ACCORD (Action to Control Cardiovascular Risk in Diabetes) pubblicata sull’American Journal of Cardiology.
Non solo l'obesità è un rischio
L’analisi dei dati ha dimostrato che nelle persone con diabete non solo l’obesità è un fattore di rischio per complicanze, ma anche la fluttuazione ponderale, che si verifica spesso quando viene prescritto di perdere di peso, può essere associata a un rischio più elevato di complicanze macro e microvascolari.
Dopo avere aggiustato tutti i fattori confondenti, la variabilità del peso corporeo è stata correlata a un aumento del rischio di un evento primario, insufficienza cardiaca, morte ed eventi microvascolari.
Ne è emerso che i partecipanti che erano normopeso al basale, ma erano nel quartile più alto di variabilità del peso corporeo dopo il follow-up, avevano un rischio quasi triplo di andare incontro a un evento primario rispetto a quanti erano obesi al basale ma rimanevano nel quartile più basso di variabilità ponderale.
Attenzione ai consigli
L’analisi conferma che l’obesità espone le persone con diabete a un maggior rischio di complicanze e che bisognerebbe scoraggiare l’aumento di peso, ma evidenzia anche l’importanza di minimizzare le fluttuazioni ponderali, dato il loro effetto negativo.
Gli Autori suggeriscono di fare attenzione a che i consigli dietetici che vengono dati ai pazienti non si trasformino in una situazione tipo “yo-yo”. È una cosa positiva che il paziente diabetico perda peso, ma le continue fluttuazioni non fanno bene. È preferibile mantenere un indice di massa corporea (BMI) di 28 kg/m2 piuttosto che ridurlo a 25, poi farlo salire a 35 e ridurlo nuovamente.