Piccole e controllate quantità di caffeina durante la gravidanza sembrano non rappresentare un rischio per la mamma, anzi sembrerebbero essere d’aiuto contro il diabete gestazionale.
Un recente studio pubblicato su JAMA Network Open realizzato da ricercatori della Scuola di Medicina dell’Università della Pennsylvania e dei National Institutes of Health statunitensi ha dimostrato che l’assunzione di una bassa quantità di caffeina in gravidanza non può essere collegata ad un aumento del rischio di diabete gestazionale.
Negli USA il limite raccomandato riguardo l’uso di caffeina per le donne in gravidanza è di ≤200 mg al giorno, raccomandazioni basate su studi precedenti.
I ricercatori hanno analizzato i dati di 2.529 donne in gravidanza raccolti tra il 2009 e il 2013, tra i dati c’erano anche le quantità di caffeina (caffè, tè, bevande energetiche) assunte settimanalmente, informazioni che loro stesse riferivano durante le visite. Inoltre, c’erano anche informazioni relative alle misurazioni di concentrazione di caffeina nel plasma tra la decima e la tredicesima settimana. Oltre a tutto questo, nel database, erano contenuti i dati relativi all’eventuale diagnosi di diabete gestazionale, di ipertensione gestazionale e di preeclampsia.
Dalle ricerche svolte è emerso che il consumo di bevande con caffeina tra la decima e la tredicesima settimana non poteva essere collegato a un rischio più alto di diabete gestazionale. Inoltre, conclusero che consumare fino a 100 mg al giorno di caffeina nel secondo trimestre può essere collegato a una riduzione del 47% del rischio di diabete gestazionale.
In conclusione, i ricercatori ci tengono a specificare che il consumo eccessivo di caffeina in gravidanza rimane fortemente sconsigliato e che non è consigliato iniziare ad assumerne, anche una piccola quantità, per evitare il diabete. Non assumere caffeina rimane sempre la scelta più salutare.