Secondo un recente studio, le donne di mezza età che da giovani hanno sofferto di diabete gestazionale presentano un rischio più elevato di malattie cardiache.
Secondo un recente studio condotto da un team di ricercatori americani del Kaiser Permanente Northern California di Oakland, pubblicato sulla rivista Journal of the American Heart Association, le donne di mezza età che hanno sofferto di diabete gestazionale presentano un rischio più elevato di malattie cardiache. Il diabete gestazionale, quindi, non rischia solo di compromettere il buon andamento della gravidanza e la salute del neonato, ma potrebbe causare anche effetti a lungo termine sull’apparato cardiovascolare della donna.
Lo studio è durato circa 20 anni e ha interessato un gruppo di 898 donne in gravidanza che, al momento del reclutamento, avevano un’età compresa fra i 18 e i 30 anni. Tutte sono state monitorate per l’intero arco della gravidanza, per verificare l’eventuale presenza di diabete gestazionale. Gli autori le hanno seguite anche nei 20 anni successivi, sottoponendole a diversi test per la diagnosi di diabete e malattie metaboliche. Lo scopo era quello di capire se e in quali casi comparissero problemi cardiovascolari.
Ne è emerso che una parte del campione aveva sofferto di diabete gestazionale durante la gravidanza e che queste donne, rispetto alle altre, presentavano un rischio maggiore di eventi cardiovascolari. In particolare, negli anni successivi, si era manifestato un significativo ispessimento delle pareti vascolari evidenziato attraverso la valutazione ecografica carotidea. Questo aumentava le probabilità di una comparsa precoce di arteriosclerosi e, dunque, anche di infarto. Gli studiosi hanno concluso che sebbene il diabete gestazionale si manifesti solo durante la gravidanza e, solitamente, regredisca dopo il parto, potrebbe causare conseguenze a lungo termine.