Il passaggio dalle cure pediatriche a quelle dell’adulto per i giovani con diabete di Tipo 1 è un momento delicato che va affrontato con particolare attenzione: va trovata una strategia ottimale per questa transizione. Lo sostiene uno studio canadese pubblicato su “Diabetic Medicine”.
Dal diabete infantile all'età adulta
Secondo uno studio pubblicato su Diabetic Medicine, nella provincia canadese dell’Ontario, dove i
servizi medici e ospedalieri sono generalmente soddisfacenti, una grande percentuale di giovani con
diabete di Tipo 1 riceve cure insufficienti durante l’età di passaggio dalle cure pediatriche a quelle
per adulti e questo fatto è associato a un più alto rischio di eventi avversi nella prima età adulta.
I ricercatori hanno valutato 2.525 persone in Ontario, a cui era stato diagnosticato il diabete prima
dei 15 anni di età e che avevano compiuto 17 anni tra novembre 2006 e marzo 2011, seguendole
fino a marzo 2015 per valutare i contatti con la sanità nel periodo precedente la transizione, nel
periodo della transizione e nella prima età adulta.
Risultati di cure inadeguate
In totale, 1.188 partecipanti (47,0%) hanno avuto un intervallo maggiore di 12 mesi nella cura del
diabete, 241 (9,5%) non si sono sottoposti a visite di cura primaria durante l’età di transizione e
queste carenze di cura sono risultate associate a un aumentato rischio di chetoacidosi o morte.
Gli Autori hanno evidenziato come pur nel contesto di un sistema sanitario dell’ Ontario in cui le
spese sanitarie sono completamente copertea dal sistema sanitario nazionale, i giovani adulti cambiano spesso medici per
le cure primarie e specialistiche per il diabete, ricevono una cura inadeguata per la malattia nella
prima età adulta e hanno alti tassi di complicanze acute del diabete. I ricercatori concludono
sottolineando la necessità di trovare una strategia ottimale di integrazione per l’assistenza primaria
nei processi di transizione della cura del diabete di Tipo 1.