I genitori di bambini con diabete di Tipo 1 temono soprattutto le crisi ipoglicemiche. È questa una delle evidenze emerse da un’indagine internazionale svolta su circa 7mila bambini e ragazzi con diabete, i loro genitori e gli operatori sanitari.
In 7 casi su 10 la più grande preoccupazione per i genitori di un bambino con diabete di Tipo 1 è costituita dalle crisi di ipoglicemia. Questa evidenza è emersa dall’indagine internazionale DAWN Youth, promossa da International Diabetes Federation (IDF) e International Society for Pediatric and Adolescent Diabetes (ISPAD), condotta su circa 7mila bambini e ragazzi con diabete, sui loro genitori e sugli operatori sanitari.
Mentre 6 genitori su 10 si sentono in vario modo “oppressi” dalla condizione del figlio (nel 47% dei casi per ripercussioni sul lavoro e nel 33% dei casi per l’impatto economico sul bilancio familiare), i bambini e gli adolescenti con diabete nella gran parte dei casi (93%) affermano che la malattia non ha quasi mai causato loro imbarazzo e, nel 95% dei casi, ritengono di non sentirsi discriminati e di godere di una buona qualità di vita, anche se 3 giovani su 4 confessano che raramente il loro diabete è sotto controllo.
La paura di episodi di ipoglicemia, in particolare quelli notturni, nei propri figli, è un dato che si riscontra in tutti i paesi e che deriva principalmente dal timore delle conseguenze nell’immediato e dalle possibili manifestazioni della crisi ipoglicemica: palpitazioni, tremore, fino alle convulsioni e alla perdita di conoscenza.
«Proprio perché il diabete ha un forte impatto emotivo e psicologico sui genitori», sottolinea Fortunato Lombardo, coordinatore del Gruppo di Studio sul Diabete della Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica (SIEDP), «la nostra attenzione di pediatri diabetologi è indirizzata non solo alla cura della malattia ma al prendersi cura, nel complesso, del bambino e dei familiari».
Sono 18mila, secondo i dati della SIEDP, i bambini e gli adolescenti colpiti in Italia dal diabete di Tipo 1, assistiti da una rete di oltre 60 centri di Diabetologia Pediatrica, uniformemente distribuiti sul territorio nazionale.