La capacità di accudire responsabilmente gli animali di casa costituisce un valido aiuto nell’autogestione del diabete di Tipo 1 per bambini e adolescenti. Questi i risultati di un recente studio statunitense pubblicato su “Plos One”.
Secondo un recente studio statunitense, pubblicato sulla rivista Plos One, accudire un animale domestico aiuta i giovanissimi a mantenere sotto controllo i livelli di glucosio nel sangue e costituisce un valido aiuto nella gestione del diabete di Tipo 1.
Sono stati selezionati 23 bambini e ragazzi con diabete di Tipo 1, di età compresa tra 9 e 19 anni, che non solo avevano un animale domestico, come un cane o un gatto, ma anche che se ne prendevano cura regolarmente. Sono stati invece esclusi dallo studio i ragazzi che pur avendo un gatto o un cane, non se ne occupavano stabilmente.
I ricercatori hanno quindi messo in relazione la capacità di gestire responsabilmente le esigenze degli animali di casa, con il successo nell’autogestione della malattia. Lo studio ha evidenziato che la creazione di una routine domestica e la promozione di atteggiamenti di responsabilità educhino i giovani a mettere in atto una serie di comportamenti utili, come assumere regolarmente insulina, effettuare misurazioni e fare attività fisica.
I risultati non lasciano dubbi: i bambini diabetici che si occupano attivamente del loro animale domestico hanno 2,5 volte più probabilità di mantenere sotto controllo i livelli di zucchero nel sangue rispetto a coloro che non lo fanno. Il coinvolgimento degli animali nell’autogestione della glicemia è un filone di ricerca che le due scienziate che hanno condotto la ricerca, Louise Maranda e Olga T. Gupta, seguono da tempo e, già nel 2015, aveva dato i primi risultati positivi con altri animali domestici: i pesci betta (Betta splendens).