Per i più piccoli un cane come amico riduce il rischio di diabete di Tipo 1.
L’ipotesi che l’esposizione ad agenti microbici nell’infanzia possa avere effetti sul sistema immunitario (ridotto rischio di infezioni respiratorie e gastroenteriche), è stata recentemente valutata anche per le malattie autoimmuni, come il diabete di Tipo 1. Suvi M. Viertanen (Helsinki, Finlandia) e collaboratori hanno recentemente pubblicato sulla rivista JAMA Pediatrics i risultati di uno studio di coorte che si poneva l’obiettivo di valutare se il contatto con animali o con altra esposizione microbica durante il primo anno di vita fossero associati al diabete di Tipo 1. Sono stati valutati i dati relativi a 3.143 bambini (nati tra il 1996 e il 2004), predisposti geneticamente all’insorgenza del diabete di Tipo 1. Lo studio ha dimostrato che i bambini che avevano contatti con cani, al chiuso, durante il primo anno di vita, avevano un rischio ridotto di sviluppare diabete di Tipo 1 sia preclinico che clinico rispetto ai pari non esposti. Secondo questo lavoro vivere con un cane fin dai primi anni dell’infanzia può indurre una sorta di tolleranza immunitaria, dimezzando il rischio di sviluppare il diabete di Tipo 1 in soggetti predisposti geneticamente; tali risultati si aggiungono a precedenti dati disponibili relativi all’effetto dell’esposizione ad animali domestici nell’infanzia sul sistema immunitario, ma necessitano di ulteriori conferme.