Prendersi cura di un piccolo animale domestico favorisce nei bambini e negli adolescenti l’autonomia nella gestione del diabete. Lo dimostra un esperimento condotto in Texas, pubblicato sulla rivista “The Diabetes Educator”.
Un gruppo di ricercatori dello UT Southwestern Medical Center, in Texas, ha seguito per tre mesi un campione di bambini e adolescenti dai 10 ai 17 anni, con diabete di Tipo 1.
I partecipanti sono stati divisi casualmente in due gruppi: un gruppo di controllo e uno di bambini e ragazzi ai quali è stato affidato un pesce, l’occorrente e le istruzioni per prendersene cura, oltre alla raccomandazione di tenere, se possibile, la vasca del pesce in camera.
Olga Gupta, la pediatra che ha coordinato lo studio, ha ricordato come gli adolescenti siano tra le persone con diabete più difficili da trattare, soprattutto per i numerosi fattori psicosociali associati a questo particolare periodo della vita. «Con il nostro esperimento, però», ha precisato la ricercatrice, «abbiamo imparato che inserire la cura di un piccolo animale domestico nella routine quotidiana permette di migliorare in maniera significativa i livelli di emoglobina glicata».
A ciascuno dei partecipanti al gruppo di intervento è stato affidato un pesce combattente (Betta splendes) da accudire secondo regole precise: dopo averlo messo in un acquario, i ragazzini avevano il compito di nutrirlo due volte al giorno, sfruttando questi appuntamenti fissi per misurare la glicemia.
Una volta alla settimana, poi, dovevano contestualmente cambiare l’acqua dell’acquario e controllare con un genitore le misurazioni della glicemia fatte nei giorni precedenti.
I risultati sono diventati evidenti dopo 3 mesi di sperimentazione: la presenza del pesciolino in casa aveva fatto scendere l’emoglobina glicata di circa lo 0,5% nel gruppo di intervento rispetto al gruppo di controllo, che ha invece presentato un aumento dello 0,8%.
I più sensibili a questo intervento sono stati i più giovani: «l’emoglobina glicata è scesa di più nei bambini tra i 10 e i 13 anni, un’età in cui si inizia a cercare l’indipendenza dai genitori, rispetto ai ragazzi tra i 14 e i 17 anni», ha concluso Olga Gupta.