Lo studio pubblicato sul British Medical Journal afferma che l’assunzione di Omega-3 ha effetti scarsi o nulli sulla diagnosi al diabete Tipo 2.
Omega-3 e diabete Tipo 2
Una ricerca dell’University of East Anglia, nel Regno Unito, afferma che gli integratori a base di Omega-3 hanno un effetto scarso o nullo contro il rischio di diabete Tipo 2. I ricercatori affermano che l’uso di questi supplementi è molto diffuso tra le persone che hanno la convinzione che possa proteggere da problemi come appunto il diabete.
Una revisione accurata
La ricerca pubblicata sul British Medical Journal è stata effettuata tramite una revisione dei risultati di 83 studi randomizzati e controllati pubblicati dagli anni ’60 al 2018, tutti con almeno 6 mesi di durata, i quali in totale hanno coinvolto 121.070 soggetti (uomini e donne) con e senza diabete da Nord America, Sud America, Europa, Asia e Australia. Hanno preso in considerazione gli effetti di Omega-3 a catena lunga, ALA (Acido Alfa Linoleico), Omega-6 e Acidi Grassi Polinsaturi, assunti sia sotto forma di capsule che attraverso gli alimenti. In questo modo hanno osservato che il consumo di Omega-3 a catena lunga ha avuto effetti scarsi o addirittura nulli sulle diagnosi di diabete Tipo 2 e sul metabolismo del glucosio e che a dosi elevate alcuni integratori potrebbero peggiorare il metabolismo del glucosio.
Risultati e consigli
I risultati ottenuti mostrano che gli integratori di Omega-3 non prevengono né trattano il diabete Tipo 2, non offrono alcun vantaggio a riguardo, così come non regolano la glicemia, l’insulina e l’emoglobina glicata, che risultano con valori identici tra chi assume integratori e chi non li assume. Secondo gli studiosi quindi, l’uso di Omega-3 non dovrebbe essere incoraggiato per la prevenzione o il trattamento del diabete Tipo 2, chi sceglie di assumere capsule di olio di pesce dovrebbe valutare di utilizzare dosi inferiori a 4,4 grammi al giorno per evitare possibili esiti negativi.