Secondo i risultati di uno studio pubblicato su Diabetologia una maggiore intensità di luce in casa durante il giorno e una luce soffusa nelle ore serali può portare benefici cardiometabolici.

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Ricerche precedenti hanno suggerito che l’esposizione alla luce notturna può interrompere il naturale ritmo circadiano e che i turni di lavoro notturni sono stati associati a un rischio maggiore di obesità, malattie cardiovascolari e diabete Tipo 2.

Per valutare come l’esposizione alla luce influenza il metabolismo, i ricercatori hanno condotto uno studio crossover controllato e randomizzato su 14 soggetti adulti di età compresa tra 40 e 75 anni in sovrappeso, i quali soddisfacevano uno dei quattro criteri per la resistenza all’insulina. I soggetti selezionati andavano tutti a dormire intorno alle 23 e avevano una durata del sonno di 7/9 ore. Durante lo studio i partecipanti sono stati in una camera di respirazione per due periodi separati di 40 ore a partire dalle ore 18 del giorno 1 fino alle 12 del giorno 3. In un periodo sono stati esposti a un’illuminazione intensa durante il giorno dalle 8 alle 18 e a luci soffuse durante la sera dalle 18 alle 23. Nel secondo periodo, invece, che si svolgeva dopo almeno 4 giorni dal primo, sono stati esposti a una scarsa illuminazione dalle 8 alle 18 e a luci intense dalle 18 alle 23.

I soggetti coinvolti hanno indossato un dispositivo per il monitoraggio biometrico per misurare i modelli di sonno prima e durante lo studio. Il dispendio energetico, il tasso metabolico del sonno e l’ossidazione del substrato sono stati calcolati in base al consumo di ossigeno e alla produzione di anidride carbonica. I campioni di sangue a digiuno sono stati raccolti il mattino dei giorni 2 e 3 e nel tardo pomeriggio del giorno 2, mentre quelli postprandiali sono stati prelevati ogni 30 minuti per 4 ore dopo colazione del giorno 2.

Dai risultati emerge che gli individui esposti a luci diurne più intense hanno avuto un aumento maggiore dei trigliceridi plasmatici dopo la colazione rispetto a quelli con l’illuminazione soffusa e avevano livelli di glucosio plasmatico più bassi poco prima di cena (5 vs 5,2 mmol/l, P=0,02). Il dispendio energetico non era significativamente diverso tra i modelli di illuminazione.

Concludendo, le condizioni di luce possono influire sul metabolismo nell’arco delle 24 ore successive e la loro ottimizzazione può essere importante per migliorare la salute metabolica negli individui a rischio di sviluppare diabete Tipo 2 o resistenza all’insulina.

FONTE: Harmsen, J. F., Wefers, J., Doligkeit, D., Schlangen, L., Dautzenberg, B., Rense, P., ... & Schrauwen, P. (2022). The influence of bright and dim light on substrate metabolism, energy expenditure and thermoregulation in insulin-resistant individuals depends on time of day. Diabetologia, 1-12.

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