Uno studio inglese incoraggia le persone ad alto rischio di diabete ad adottare cambiamenti nello stile di vita in modo da ritardarne di diversi anni la comparsa: una diagnosi di diabete di Tipo 2 prima dei 40 anni può avere effetti particolarmente negativi sulla salute.
Le persone con meno di 40 anni a cui viene diagnosticato il diabete di Tipo 2 hanno maggiori probabilità di morire o di sviluppare malattie cardiovascolari rispetto a quelle della stessa età senza diabete. Secondo gli Autori della University of Glasgow nel Regno Unito queste differenze di rischio sono associate all’età della persona nel momento della diagnosi di diabete. L’Il eccesso di rischio di morte, indipendentemente dalla causa, diminuisce invece in modo significativo nelle persone che hanno una diagnosi di diabete a 80 anni e risulta uguale a quello che è presente nelle persone con età simile senza diabete.
Questi sono i risultati di uno studio, pubblicato sulla rivista Circulation, che ha utilizzato i dati di 318.083 pazienti affetti da diabete di Tipo 2 ricavati dal Swedish National Diabetes Registry. Le persone con diabete, confrontate con quasi 1,6 milioni di persone del gruppo controllo, sono state seguite dal 1998 al 2013 per la comparsa di malattie cardiovascolari e fino al 2014 per la mortalità, sia per cause cardiovascolari che per altre condizioni. Dopo circa due anni e mezzo di follow-up, si è osservato che i partecipanti con diagnosi di diabete di Tipo 2 prima dei 40 anni avevano un maggiore rischio di morte, infarto, ictus, insufficienza cardiaca e fibrillazione atriale.
Il rischio, maggiore nelle donne rispetto agli uomini, diminuiva costantemente con l’aumentare dell’età al momento della diagnosi di diabete. Secondo gli Autori dunque l’età della diagnosi di diabete è importante ai fini della prognosi per la sopravvivenza e per i rischi cardiovascolari. Bisognerebbe essere più incisivi nel controllare nelle persone più giovani i fattori di rischio di diabete di Tipo 2, soprattutto nelle donne. Questo studio potrebbe incoraggiare le persone giovani ad alto rischio di diabete ad adottare cambiamenti nello stile di vita in modo da ritardarne di diversi anni la comparsa.