Per le persone con diabete di Tipo 2 perdere anche solo il 5% del proprio peso, subito dopo la diagnosi, è associato a un minor rischio di eventi cardiovascolari l’anno successivo. Questi i risultati di uno studio osservazionale pubblicato su “Diabetologia”.
Secondo i risultati di uno studio, pubblicato su Diabetologia, per gli adulti con diabete di Tipo 2 perdere anche solo il 5% del peso corporeo è associato a un minor rischio di eventi cardiovascolari nell’anno successivo alla diagnosi.
Gli Autori della ricerca hanno valutato gli effetti del cambiamento di peso in 725 persone con diagnosi di diabete di Tipo 2, arruolate nello studio osservazionale basato sulla popolazione Anglo–Danish–Dutch Study of Intensive Treatment in People with Screen-Detected Diabetes in Primary Care (ADDITION) - Cambridge.
I partecipanti hanno misurato il peso al momento della diagnosi e nuovamente dopo un anno. In seguito ad aggiustamento per età, sesso, fumo o farmaci, una riduzione ≥5% del peso corporeo nel corso dell’anno successivo alla diagnosi di diabete è stata associata a un rischio inferiore del 48% di incidenza di malattie cardiovascolari a 10 anni rispetto al mantenimento del peso, ma non alla mortalità per tutte le cause.
Gli Autori confermano che questa ricerca supporta l’ipotesi che un modesto calo ponderale, nell’anno successivo alla diagnosi della malattia, possa produrre una significativa riduzione del rischio cardiovascolare a lungo termine e che possa essere un obiettivo facilmente raggiungibile, anche al di fuori dei programmi di trattamento comportamentale guidati dagli specialisti, per le persone con una nuova diagnosi di diabete di Tipo 2.