Meglio guidare o stare al computer.
Se è vero che tutti i comportamenti sedentari fanno male, non è vero che tutti facciano male allo stesso modo. È quanto ha dimostrato una ricerca spagnola, pubblicata dal Journal of the American Heart Association, secondo la quale se guardare la televisione è direttamente associato al rischio di mortalità per tutte le cause, non sembra essere la stessa cosa per altri due comportamenti sedentari esaminati dalla ricerca, come stare al computer e guidare.
I ricercatori hanno valutato 13.284 giovani spagnoli laureati e sani (età media 37 anni e 60% donne) per determinare l’associazione che riguarda tre tipi di comportamenti sedentari e il rischio di morte per qualsiasi causa: il tempo trascorso a guardare la televisione, il tempo trascorso al computer e alla guida. I partecipanti sono stati seguiti per un periodo medio di 8,2 anni, trascorso il quale i ricercatori hanno segnalato 97 morti, di cui 19 per cause cardiovascolari, 46 di cancro e 32 per altre cause. Il rischio di morte era due volte maggiore per i partecipanti che hanno riferito di guardare la televisione tre o più ore al giorno, rispetto a chi la guarda al massimo un’ora.
Questo aumentato rischio, connesso al tempo trascorso davanti alla Tv, era evidente anche dopo aver tenuto conto di altre variabili associate ad un elevato rischio di morte (età, sesso, abitudine al fumo, introito energetico totale, aderenza alla dieta mediterranea, indice di massa corporea e attività fisica). «In conclusione, coerentemente con gli studi precedenti, nella nostra coorte guardare la Tv è risultato associato a mortalità per tutte le cause.
Questi risultati supportano la necessità di ulteriori studi per valutare l’impatto sulla mortalità degli interventi finalizzati a ridurre il tempo trascorso davanti allo Tv», avverte Martínez-González, dell’Università di Navarra a Pamplona, che ha guidato lo studio. I ricercatori non hanno invece trovato alcuna associazione significativa tra il tempo trascorso davanti al computer o guidando con un più alto rischio di morte prematura per tutte le cause.
Per questo motivo, ritengono che siano necessari ulteriori studi per confermare i meccanismi biologici che spiegano come appunto, l’uso del computer e il tempo trascorso guidando non si siano significativamente dimostrati associati con una più alta mortalità.