Secondo i dati pubblicati sulla rivista JAMA Pediatrics la prevalenza di prediabete è quasi raddoppiata tra i giovani statunitensi dal 1999 al 2018.

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Secondo i dati del National Health and Nutrition Examination Survey (NHANES) su oltre 6.500 giovani, la prevalenza del prediabete è aumentata dall'11,6% nel 1999-2002 al 28,2% nel 2015-2018.

Lo studio ha identificato alcune tendenze emergenti tra i sottogruppi della popolazione riguardo la prevalenza di prediabete, definito come l’assenza di una diagnosi registrata di diabete, ma un livello di emoglobina glicata (HbA1c) compreso tra il 5,7% e il 6,4% oppure un livello di glucosio a digiuno da 100 a 125 mg/dl. Alcuni dei picchi più acuti si sono verificati nei giovani obesi. Gli aumenti tra i gruppi di indice di massa corporea (BMI) dal 1999 al 2018 sono stati: sottopeso o normopeso dal 9,42% al 24,3%, sovrappeso dal 15,3% al 27,5% e obesità dal 18,2% al 40,4%. Questo picco nella prevalenza del prediabete era evidente nei giovani di tutte le età. In particolare i soggetti di età compresa tra 12 e 15 anni hanno visto un aumento della prevalenza del prediabete dal 13,1% nel 1999-2002 fino al 30,8% nel 2015-2018. Anche negli adolescenti di età compresa tra 16 e 19 anni questi tassi sono più che raddoppiati, passando dal 10% al 25,6%. I forti picchi nei tassi di prediabete sono stati registrati in entrambi i sessi, in aumento dal 7,1% al 19,6% nelle femmine e dal 15,8% al 36,4% nei maschi.

Per quanto riguarda i cambiamenti tra i livelli di sicurezza alimentare (l’accesso costante e generalizzato ad acqua e alimenti per soddisfare il fabbisogno energetico di cui l'organismo necessita per la sopravvivenza e la vita, in adeguate condizioni igieniche), i giovani che avevano una sicurezza alimentare bassa (12% contro 9,6%), marginale (11,4% contro 45,5%) o piena (10,8% contro 25,6%) hanno tutti registrato forti aumenti nei tassi di prediabete tra il 1999 -2002 e 2015-2019. Nei soggetti con una sicurezza alimentare molto bassa si è verificato un leggero incremento dei tassi di prediabete, ma non significativo nel corso degli anni (18,4% contro 26,3%).

Questo non è il primo studio che indica un aumento allarmante dei tassi di prediabete. I ricercatori hanno fatto riferimento a un altro studio recente, secondo il quale circa un giovane su cinque di età compresa tra 12 e 18 anni e quasi un quarto di quelli di età compresa tra 19 e 24 anni soddisfaceva i criteri per il prediabete nel 2016. Si può quindi affermare che questo è un problema già noto, ma non ancora affrontato nella maniera più efficace.

FONTE: Liu, J., Li, Y., Zhang, D., Stella, S. Y., & Liu, J. (2022). Trends in Prediabetes Among Youths in the US From 1999 Through 2018. JAMA pediatrics.

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