Uno studio pubblicato sulla rivista JAMA Network Open afferma che gli adulti in stato di prediabete possono migliorare la loro situazione modificando lo stile di vita.

Dieta, diabete e stile di vita sano

Lo studio evidenzia che il ritorno alla normoglicemia combinato con l'adozione di comportamenti sani, come un livello più elevato di attività fisica e l'assenza di fumo, sono associati a un rischio di decesso inferiore e a una maggiore aspettativa di vita nella popolazione generale.

Il prediabete, definito da indicatori glicemici superiori al normale, ma inferiori alle soglie del diabete, è considerato uno fattore di alto rischio per il diabete Tipo 2. Lo stato di prediabete infatti è caratterizzato da una lieve insulino-resistenza e da una disfunzione delle cellule beta, che possono essere associati ad un maggior rischio di malattie cardiovascolari, malattie renali croniche e demenza. Circa il 25% dei soggetti con prediabete sviluppa il diabete Tipo 2 nell’arco dei 3-5 anni successivi alla diagnosi.

A tal proposito alcuni ricercatori hanno condotto uno studio su quasi 46mila adulti di Taiwan (62,9% uomini, con età media 44,6 anni), ai quali è stato diagnosticato, tra il 1996 e il 2007,una situazione di prediabete durante una visita di controllo. L’obiettivo era quello di esaminare il possibile impatto della correzione del prediabete a breve termine (entro 1-3 anni) sui rischi a lungo termine di decesso per tutte le cause, valutando anche il ruolo dei fattori di rischio modificabili (es: stile di vita, esercizio fisico, fumo).

La visita di controllo prevedeva la compilazione di un questionario su dati demografici, stile di vita, anamnesi, misure antropometriche, esami fisici ed esami del sangue. Il prediabete è stato diagnosticato a fronte di una glicemia a digiuno compresa tra 100 e 125 mg/dL, mentre il diabete da una glicemia a digiuno di almeno 126 mg/dL o da una diagnosi di diabete da parte di un medico.
I partecipanti sono stati suddivisi in tre gruppi: progressione al follow-up dal prediabete al diabete, prediabete persistente invariato al follow-up, regressione dal prediabete a uno stato di normoglicemia al follow-up.

Nel complesso il 37,2% dei partecipanti è tornato alla normoglicemia entro 3 anni dalla visita iniziale a fronte di cambiamenti dello stile di vita, mentre il 3,9% ha sviluppato il diabete Tipo 2. Durante un follow-up sono deceduti 1.528 soggetti. I soggetti tornati in normoglicemia e fisicamente attivi avevano un'aspettativa di vita di 2,5 anni superiore rispetto a quelli con prediabete persistente non attivi; se contestualmente questi soggetti erano anche fumatori, l’aspettativa di vita era di 3,6 anni inferiore rispetto a quelli con prediabete persistente che non avevano mai fumato.
Questi risultati sottolineano nuovamente l'importanza della correzione dello stile di vita in soggetti con uno stato di prediabete.

FONTE: Cao Z et al. Risk of Death Associated With Reversion From Prediabetes to Normoglycemia and the Role of Modifiable Risk Factors. JAMA Netw Open. 2023 Mar; 6(3): e234989.

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