Il progetto “Empatia, un giorno con il diabete”, realizzato da Diabete Italia e Personalive, con il contributo non condizionante di Roche, vuole offrire a persone ‘sane’ l’opportunità di sperimentare in prima persona, per un giorno, cosa significa vivere con il diabete.

In occasione della Giornata Mondiale del Diabete, il mondo si unisce per sensibilizzare la comunità su una delle patologie croniche più diffuse e complesse. Ma cosa significa vivere ogni giorno con il diabete? Per chi non lo conosce da vicino, è difficile immaginare l’impatto che questa condizione ha sulla vita quotidiana, sulle emozioni e sulla salute mentale di chi ci convive. Ecco perché il progetto “Empatia, un giorno con il diabete”, realizzato da Diabete Italia e Personalive, con il contributo non condizionante di Roche, vuole offrire a chi non ha il diabete la possibilità di sperimentare per un giorno cosa significa vivere con il diabete.

Il peso psicologico del Diabete

Il diabete è molto più di una patologia metabolica: è una condizione cronica, che richiede monitoraggio e trattamento continuo, spesso con implicazioni anche sulla salute mentale. Secondo i dati raccolti, una persona su quattro con diabete Tipo 1 e una su cinque con diabete Tipo 2 soffre di stress e ansia, con conseguenti problemi come depressione, burnout e difficoltà nel rapporto con cibo e farmaci. Questo quadro psicologico, spesso invisibile e sottovalutato, può portare chi vive con il diabete a sviluppare complicanze psicologiche secondarie, come i disturbi legati alla depressione, con conseguenze anche sulla gestione fisica della patologia.

La paura di sviluppare complicanze è un peso costante: il 63% delle persone con diabete dichiara che questa paura influisce negativamente sul proprio benessere, mentre il 36% sperimenta ansia per l’autogestione. Una delle sfide principali, pertanto, è mantenere un atteggiamento positivo nonostante le continue richieste della terapia e le difficoltà quotidiane. Questo spinge molti pazienti a vivere con preoccupazione e a sentirsi isolati. Tuttavia, grazie alla crescente consapevolezza e alle innovazioni tecnologiche, molte persone stanno trovando soluzioni utili per gestire la loro condizione con maggiore serenità e autonomia.

Una giornata tipo: vivere con il Diabete

Immaginiamo di vivere un giorno come una persona con diabete. Fin dal risveglio, c’è la necessità di monitorare il livello di glicemia, e, a seconda dei risultati, si potrebbe dover aggiustare il piano alimentare o fare un’iniezione di insulina. Non è solo una questione di abitudine, ma di necessità: ogni scelta, anche un piccolo spuntino, può influenzare i livelli glicemici e, di conseguenza, il benessere generale. E questa attenzione non si ferma durante il giorno, che sia a lavoro, a scuola o in momenti di relax.

Per chi non ha mai sperimentato l’uso di un dispositivo per il monitoraggio continuo del glucosio è difficile comprendere il senso di allerta. I sensori di monitoraggio possono inviare segnali d’allarme per livelli troppo alti o troppo bassi della glicemia e questo può richiedere un intervento immediato. Anche la tecnologia, seppure di grande aiuto, non elimina il bisogno di una vigilanza continua. Chi vive con il diabete deve gestire questo controllo senza che diventi un ostacolo alle proprie attività quotidiane e deve anche essere in grado di affrontare le proprie emozioni legate alla patologia.

Tecnologia e supporto psicologico

Oggi i dispositivi per il monitoraggio continuo del glucosio offrono un prezioso aiuto, riducendo lo stress e migliorando l’aderenza terapeutica. Tuttavia, nonostante i progressi, l’accesso a queste tecnologie non è sempre garantito a tutti i pazienti. La mancanza di equità nel sistema sanitario rappresenta una barriera significativa, che può compromettere la qualità della vita delle persone con diabete. La tecnologia, infatti, non deve essere vista solo come un supporto pratico, ma come un mezzo per restituire alle persone un senso di sicurezza e di indipendenza, avendo la situazione sotto controllo.

Dal punto di vista psicologico vivere con il diabete significa dover affrontare non solo le sfide legate a questa condizione, ma anche il pregiudizio sociale. Molte persone con diabete sperimentano situazioni di stigma, che possono aumentareil senso di isolamento e compromettere la loro autostima. Progetti come “Empatia, un giorno con il diabete” hanno proprio l’obiettivo di sensibilizzare su questi aspetti meno visibili della patologia, invitando persone ‘sane’ a mettersi nei panni di chideve convivere con questo compagno di vita indesiderato.

L’importanza dell’empatia

L’iniziativa di Diabete Italia e Personalive, sostenuta da Roche, mira a sensibilizzare e creare una maggiore comprensione ed empatia verso chi vive quotidianamente con il diabete. Attraverso la testimonianza diretta di chi sperimenta per un giorno cosa significa convivere con questa patologia, il progetto vuole contribuire a rompere il silenzio attorno i lati invisibili legati alla convivenza con il diabete e a promuovere un’attenzione maggiore anche da parte degli operatori sanitari. È fondamentale che chi vive con il diabete non si senta solo e che possa contare su una rete di supporto che includa amici, famiglia e professionisti, capaci di comprendere a fondo le difficoltà, sfide e bisogni ed anche di sostenerli nella vita di tutti i giorni.

Conclusione

Comprendere il diabete richiede una nuova prospettiva, che includa non solo la gestione fisica della patologia ma anche la piena consapevolezza del suo impatto emotivo e psicologico sul benessere delle persone che vi convivono. La speranza è che campagne di sensibilizzazione come “Empatia, un giorno con il diabete” possano aiutare a costruire una società più consapevole e inclusiva, in cui ogni persona con diabete possa vivere senza sentirsi stigmatizzata o isolata. Il messaggio della Giornata Mondiale del Diabete è chiaro: il benessere e la salute mentale devono essere una priorità. Per chi vive con il diabete, e per tutti noi, è tempo di mettere l’empatia al centro.

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Progetto "Empatia, un giorno con il diabete"

DOCUMENTI DI APPROFONDIMENTO:
- https://www.roche.it/media/comunicati-stampa---news/al-via-il-progetto-empatia-un-giorno-con-il-diabete-
- https://www.empatiadiabete.org/
- Messina, R., Iommi, M., Rucci, P. et al. Is it time to consider depression as a major complication of type 2 diabetes? Evidence from a large population-based cohort study. Acta Diabetol 2022; 59, 95–104 .
- Hendrieckx C, Halliday JA, Beeney LJ, Speight J. Diabetes and emotional health: a practical guide for healthcare professionals supporting adults with Type 1 and Type 2 diabetes. London: Diabetes UK, 2019, 2nd Edition (UK).
- Wardian, J. L., Wells, T. M., & Cochran, T. M.. Creating Patient Context: Empathy and Attitudes Toward Diabetes Following Virtual Immersion. JDST 2023;, 17(5), 1172-1180.
- Main, A., Wiebe, D. J., Miramontes, M., Disla, J., Hanes, E., Cakan, N., & Raymond, J. K. (2024). Parent empathy and adolescent disclosure in the context of type 1 diabetes management. Journal of Social and Personal Relationships 2024, 41(7), 2032-2042.

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