Le carni rosse cucinate alla griglia o ad alte temperature possono aumentare il rischio di diabete di Tipo 2. Lo dimostra uno studio, pubblicato su “Diabetes Care”, che ha monitorato 59.033 donne di età compresa tra i 30 e i 55 anni nel periodo compreso tra il 1986 e il 2012.
I metodi di cottura delle carni rosse a temperature elevate, come la cottura con il grill e il barbecue, possono aumentare il rischio di diabete. «Il nostro studio ha esaminato diversi metodi di cottura per le carni rosse in relazione al rischio di diabete di Tipo 2 tra donne americane che consumavano regolarmente almeno due porzioni di carni rosse alla settimana», spiegano gli Autori sulla rivista Diabetes Care. I ricercatori del Department of Nutrition alla Harvard T.H. Chan School of Public Health di Boston hanno monitorato 59.033 donne, di età compresa tra i 30 e i 55 anni, senza diabete, malattie cardiovascolari e cancro al basale e hanno raccolto informazioni sulla frequenza di diversi metodi di cottura che utilizzavano per carni rosse: cottura con il grill, cottura con barbecue, cottura come arrosto, cottura in padella e bollitura. Durante il follow-up (1986-2012) di 1.24 milioni di persone-anno, sono stati documentati 6.206 nuovi casi di diabete di Tipo 2: i metodi di cottura della carne rossa, il consumo totale di carne rossa e l’assunzione di carni rosse lavorate risultavano tutti elementi associati a un aumento del rischio di diabete di Tipo 2.
Dopo aggiustamenti multipli, fra i quali è stato incluso anche il consumo totale di carni rosse, la maggiore frequenza di cottura alla griglia e con il barbecue risultavano predittive di un maggior rischio di diabete di Tipo 2. Al contrario, la cottura in umido o tramite ebollizione della carne rossa non risultava associata al rischio di diabete di Tipo 2; inoltre è stata riscontrata una relazione inversa fra la frittura in padella ed il rischio di diabete di Tipo 2.
Lo studio dimostra che, indipendentemente dall’introito totale di carne rossa, i metodi di cottura che si servono delle alte temperature o delle fiamme libere (griglia, barbecue) potrebbero innalzare il rischio di diabete di Tipo 2 in chi è abituale consumatore di carni.
Anche la frequenza di utilizzo dei diversi tipi di cottura modifica il rischio: nel confronto tra un consumo di almeno due volte a settimana rispetto a un consumo minore di una volta al mese, i rapporti di rischio per di diabete di Tipo 2 erano di 1,32 per la cottura alla griglia, 1,27 per il barbecue, 1,15 per la cottura arrosto. Non è stato, invece, osservato un aumento del rischio legato alla frequenza per bollitura o cottura a vapore.