Le persone con diabete di Tipo 2 dovrebbero mangiare i carboidrati a fine pasto per ridurre il picco di glicemia. Lo afferma uno studio, pubblicato da “Bmj Open Diabetes Research and Care”, che ha testato diversi ordini di assunzione degli alimenti.
Il consumo di carboidrati a fine pasto
Un gruppo di ricercatori, della Comprehensive Weight Control Center del Weill Cornell Medicine di New York, ha condotto uno studio sugli effetti del consumo di carboidrati a fine pasto, un comportamento che aiuterebbe le persone con diabete di Tipo 2 a tenere meglio sotto controllo i livelli di glucosio nel sangue. I ricercatori hanno esaminato 16 uomini e donne con diabete di Tipo 2 che hanno consumato lo stesso pasto per tre giorni, con la stessa quantità di calorie e carboidrati, ma in ordine diverso ogni volta. Nel primo pasto, i partecipanti allo studio avevano mangiato prima carboidrati e dopo una pausa di 10 minuti avevano finito con proteine e vegetali. Il secondo giorno mangiavano con ordine inverso, proteine e vegetali prima e dopo dieci minuti carboidrati, mentre il terzo giorno mangiavano tutto insieme.
Il consumo di carboidrati e i livelli di glucosio
È emerso che quando i partecipanti mangiavano i carboidrati alla fine, i livelli di glucosio post-prandiale erano circa la metà rispetto a quando consumavano carboidrati all’inizio del pasto e circa il 40% più bassi rispetto a quando mangiavano tutti i principi nutritivi insieme. Consumare carboidrati a fine pasto, inoltre, sarebbe associato a un’inferiore secrezione di insulina e a più elevati livelli di Glucagon-Like Peptide-1 (GLP-1), un ormone che aiuta a regolare i livelli di glucosio e il senso di sazietà. Secondo gli Autori, dunque, mangiare i carboidrati a fine pasto sarebbe una buona strategia per migliorare i livelli della glicemia post-prandiale.