Un binomio sotto i riflettori
Uno studio canadese pubblicato lo scorso mese di marzo su European Journal of Clinical Nutrition, conferma che il consumo, sia pure moderato, di pistacchi potrebbe avere effetti benefici sul diabete.
La ricerca ha coinvolto 20 persone con sindrome metabolica[OI{D1] che, nel corso dello studio, durato dalle 5 alle 10 settimane, hanno consumato 5 diversi tipi di pasti: 3 pasti con un contenuto di 50 gr di carboidrati (CHO) composti da: solo pane bianco o pane bianco, burro e formaggio o pane bianco e pistacchi e 2 pasti con un contenuto di 12 gr di CHO composti da solo pane bianco o da soli pistacchi[OI{D2] .[OI{D3]
Dal controllo clinico è emerso che il consumo di pistacchi, comparato con quello del solo pane bianco, riduceva la glicemia postprandiale e aumentava i livelli di incretine, in particolare del glucagon-like-peptide-1 (GLP-1), ormoni gastrointestinali in grado di stimolare la secrezione di insulina. Un consumo sia pure moderato di pistacchi potrebbe avere quindi effetti benefici per persone con diabete e sindrome metabolica. Del resto le proprietà del pistacchio sono oggetto di studio da tempo. Nel corso del 20° International Congress of Nutrition di Granata, nel settembre 2013, Monica Bulló, ricercatrice dell’Universitat Rovira i Virgili di Tarragona (Spagna) aveva anticipato che avrebbe portato avanti ricerche sulle proprietà benefiche del pistacchio nel progetto “Epiderm”.
Fra gli obiettivi c’è quello di caratterizzare nei dettagli gli effetti dei pistacchi sul metabolismo del glucosio, sulla resistenza all’insulina e sul rischio di diabete. Vi terremo informati non appena saranno pubblicati anche i risultati dello studio spagnolo.