È stato pubblicato su Nutrition & Diabetes un lavoro che riporta i risultati di una ricerca che ha evidenziato come con una dieta giornaliera, integrata con 10 g di olio extravergine di oliva, i livelli post-prandiali di glucosio nel sangue risultino significativamente ridotti rispetto al gruppo di controllo.
Il merito sarebbe dell’oleuropeina, il polifenolo contenuto nell’Olea europea, il comune olivo, di cui oltre ai frutti, sono particolarmente ricche le foglie, che possono contenerne fino al 10 % in peso. Quest’ultimo studio è stato coordinato da Francesco Violi dell’Università La Sapienza di Roma. La ricerca, condotta su 25 soggetti sani, conferma i risultati di altri studi clinici e i numerosi dati epidemiologici e sperimentali, che dimostrano l’effetto di protezione che si associa all’assunzione giornaliera di oleuropeina attraverso preparati nutraceutici a base di estratti di foglie di olivo arricchiti di questa sostanza.
Massimo Stefani, coordinatore del gruppo di ricercatori fiorentini che in questi ultimi anni ha studiato e brevettato l’uso dell’oleuropeina per la cura del diabete di Tipo 2, chiarisce: «L’azione antidiabetica dell’oleuropeina è confermata da numerose ricerche, sia cliniche che sperimentali.
Una di queste, effettuata nel 2013, ha mostrato che la somministrazione giornaliera di circa 50 mg del polifenolo per 12 settimane a un gruppo di soggetti di mezza età, a rischio per lo sviluppo del diabete di Tipo 2, ha ridotto la glicemia e migliorato sia la secrezione sia la sensibilità all’insulina».