Uno studio italiano, presentato al 52esimo congresso dell’EASD, ha scoperto inediti benefici della dieta mediterranea, dimostrando come sia in grado di scatenare una squadra di cellule battezzate “Super Mario”, capaci di ripulire i vasi sanguigni.
Uno studio condotto da giovani ricercatori della Società Italiana di Diabetologia, presentato a Monaco di Baviera al 52esimo Congresso dell’Associazione Europea per lo Studio sul Diabete, ha messo in evidenza un’ulteriore, inedita proprietà della dieta mediterranea.
Questo modello alimentare, riconosciuto dall’Unesco come patrimonio immateriale dell’umanità, scatenerebbe una sorta di squadra di cellule idrauliche, ribattezzate dai ricercatori “Super Mario” come il personaggio del videogame, capaci di ripulire i vasi sanguigni.
Della dieta mediterranea finora si conosceva il ruolo di contenimento e correzione di una serie di fattori di rischio cardiovascolari, ma questa nuova ricerca ha rivelato un nuovo meccanismo attraverso il quale la dieta mediterranea potrebbe proteggere i vasi delle persone con diabete di Tipo 2.
Lo studio dimostra, infatti, che questa dieta aumenta i livelli circolanti delle cellule progenitrici endoteliali, cioè le cellule staminali di origine midollare preposte alla riparazione dei vasi sanguigni, quando interessati da danno ischemico.
Lo studio è stato condotto su 215 persone con diabete di Tipo 2 di nuova diagnosi, randomizzati in due gruppi: al primo veniva consigliata una dieta di tipo mediterraneo, al secondo una dieta a basso contenuto di grassi.
Sono stati misurati in tutti i partecipanti, all’inizio dello studio e a distanza di un anno, i livelli di cellule progenitrici endoteliali nel sangue.
Al termine dello studio, i soggetti che avevano seguito la dieta mediterranea presentavano un numero di cellule progenitrici endoteliali significativamente maggiore rispetto al gruppo a dieta a basso contenuto di grassi.
Si tratta del primo studio di intervento basato su una dieta ad aver dimostrato un effetto benefico della dieta mediterranea sulla capacità rigenerativa dell’endotelio in una popolazione di persone con diabete di Tipo 2 appena diagnosticato.
Sono risultati importanti, secondo i ricercatori, soprattutto per questa popolazione alla quale si può consigliare di modificare il proprio stile di vita con dieta ed attività fisica strutturata, prima ancora di intraprendere una terapia medica.