Secondo uno studio condotto da ricercatori della Australian Catholic University di Melbourne e pubblicato su “American Journal of Clinical Nutrition”, il rischio di diabete di Tipo 2 aumenta con l’incremento del consumo di proteine animali.
Il maggior consumo di proteine totali e animali è associato a un aumento del rischio di diabete di Tipo 2, viceversa una maggiore assunzione di proteine vegetali è associata a probabilità più basse di sviluppare diabete di Tipo 2. Sono queste le conclusioni di uno studio, coordinato da Kerrie Sanders, dell’Institute for Health and Ageing dell’Australian Catholic University di Melbourne, in Australia, pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition.
I ricercatori hanno sottolineato l’importanza della educazione sanitaria, riferendosi in particolare alla dieta e all’esercizio fisico, entrambi interventi che si sono dimostrati efficaci nel ridurre il rischio di diagnosi di diabete.
«Dati di letteratura precedenti avevano mostrato un potenziale effetto positivo delle diete a elevato contenuto proteico», scrivono i ricercatori australiani, sottolineando tuttavia che l’effetto sul diabete di Tipo 2 dell’assunzione di proteine provenienti da fonti diverse è stato finora contraddittorio.
Lo studio prospettico, corredato da metanalisi di studi simili, ha esaminato la correlazione tra diabete di Tipo 2 e introito proteico totale, da fonte animale oppure vegetale, in 21.523 persone che hanno preso parte tra il 1990 e il 2007 al Melbourne Collaborative Cohort Study. All’epoca nessuno dei partecipanti aveva diabete, malattie cardiovascolari, cancro.
Dopo un follow-up, durato in media 11,7 anni, si è contato un totale di 929 nuovi casi (4,3%) di diabete di Tipo 2 e l’analisi statistica ha rivelato un aumentato rischio di diabete incidente con l’assunzione di proteine totali e animali, mentre il consumo di proteine vegetali ne è risultato inversamente correlato.
«In conclusione, elevate assunzioni di proteine totali e animali si associano ad un aumentato rischio di diabete di Tipo 2, mentre un maggiore introito di proteine vegetali tende ad associarsi a minori probabilità di incidenza di diabete di Tipo 2», conclude Sanders, sottolineando come un’indicazione delle fonti proteiche possa essere importante nelle linee guida che raccomandano diete a elevato contenuto proteico nella prevenzione del diabete.