Anche la prevenzione del diabete passa attraverso il consumo di alimenti di buona qualità. Lo dimostra una ricerca statunitense che ha analizzato i dati di tre studi a lungo termine condotti su stili di vita e condizioni di salute di oltre 124mila persone.
Secondo un nuovo studio statunitense, l’adozione di una dieta più sana può ridurre il rischio di diabete di Tipo 2 nel corso del tempo, mentre una dieta non controllata è spesso accompagnata da un aumento del rischio. I ricercatori hanno analizzato i dati relativi a oltre 124mila adulti, senza diabete all’inizio, di tre studi di grandi dimensioni e a lungo termine sullo stile di vita e sulle condizioni di salute.
I partecipanti, osservati per almeno 20 anni, hanno valutato ogni quattro anni la qualità della propria dieta sulla base di un indice di sana alimentazione.Durante gli studi, nel corso degli anni, si sono riscontrati 9.361 casi di diabete di Tipo 2. Quando i punteggi di qualità alimentare sono diminuiti di oltre il 10% nelle indagini periodiche, il rischio di diabete è aumentato di circa il 34%. Il miglioramento della qualità della dieta, mantenendo la stessa quantità, ha portato invece a una diminuzione del 16% del rischio di diabete.
Per dieta di qualità si intende una dieta che comprenda più verdura, frutta, cereali integrali, noci e legumi e meno carni rosse o trasformate, bevande zuccherate e succhi di frutta, grassi trans e sodio, e un consumo moderato di alcol.
«Diverse evidenze scientifiche hanno sostenuto che il miglioramento e il mantenimento della qualità complessiva di una dieta salutare è benefico per la prevenzione delle malattie croniche a lungo termine», conclude Silvia Ley, della Harvard TH Chan School of Public Health e Brigham and Women’s Hospital e della Harvard Medical School di Boston, autrice principale dello studio.