Un recente studio, condotto dall’Università di Yale e pubblicato sul “Journal of Pediatric Health Care,” ha analizzato la relazione tra diabete di Tipo 1 e disturbi del comportamento alimentare e ha rilevato che il fenomeno riguarda i giovani di entrambi i sessi.
Se finora si pensava che i disturbi del comportamento alimentare riguardassero soprattutto le ragazze con diabete di Tipo 1 , un recente studio, pubblicato sul Journal of Pediatric Health Care, dimostra invece che si tratta di un fenomeno emergente che colpisce anche i ragazzi con diabete di Tipo 1. Nello studio condotto dall’Università di Yale, negli Stati Uniti, sull’incidenza dei disturbi del comportamento alimentare tra i giovani adulti con diabete di Tipo 1 sono stati arruolati 27 ragazze e 33 ragazzi diabetici di Tipo 1 con un’età media di 21 anni. A ciascuno dei partecipanti è stato somministrato un questionario specifico per soggetti diabetici sui disturbi del comportamento alimentare, Diabetse Eating Problem Survey-Revised (DEPS-R).
Dal punteggio ottenuto dalle risposte al questionario somministrato è emerso che il 27% delle ragazze e il 18% dei ragazzi superavano i 20 punti, cut-off indicativo per eseguire ulteriori approfondimenti sul disturbo del comportamento alimentare. Inoltre elevati punteggi al DEPS-R si associavano a maggiori livelli di emoglobina glicata (HbA1c) nonché ad un aumento dell’Indice di Massa Corporea (BMI).
Gli Autori concludono sottolineando l’importanza della valutazione dei disturbi del comportamento alimentare tra i giovani adulti con diabete di Tipo 1, facendo particolare attenzione ai soggetti in sovrappeso e con scarso controllo glicemico.
A questo proposito si può citare il fatto che recentemente in Gran Bretagna, al King’s College di Londra, è stato aperto il primo centro dedicato alla “diabulimia”, patologia a metà tra il diabete e il disturbo dell’alimentazione, che si accompagna anche a una gestione non corretta del trattamento del diabete.