I fritti aumentano il rischio di diabete gestazionale
Secondo una ricerca statunitense, condotta presso il National Institute of Child Health and Human Development di Rockville negli Stati Uniti, il consumo abituale di fritti, in particolare se non cucinati in casa, raddoppia il rischio di sviluppare diabete gestazionale. Il consumo di fritti è già stato messo in correlazione con il rischio di sovrappeso e obesità, ma questo è il primo studio che ha esaminato la relazione tra consumo abituale di cibi fritti prima del concepimento e diabete gestazionale. Sono state valutate 21.079 gravidanze da 15.027 donne appartenenti alla coorte del Nurses’ Health Study II, grazie a uno studio prospettico su 116.671 infermiere americane di età compresa tra i 25 e i 44 anni nel 1989, al momento dell’arruolamento. Ogni due anni le partecipanti hanno risposto a un questionario sullo stato di salute, le abitudini di vita e l’assunzione di farmaci. Dal 1991 sono state raccolte anche informazioni sulla dieta e in particolare sul consumo di cibi fritti. Nel corso dei dieci anni di follow up, gli autori hanno contato 847 casi di diabete gestazionale e hanno registrato che il rischio di sviluppare diabete gestazionale è risultato di oltre il doppio nelle donne che consumavano cibi fritti, in particolare quelli da asporto, tutti i giorni rispetto a quelle che ne mangiavano meno di una volta alla settimana. Una delle ragioni potrebbe essere nell’effetto dei prodotti nocivi che si sviluppano durante il processo di frittura, a causa delle alte temperature. «Questi ultimi sono stati recentemente associati a insulino-resistenza, danno alle cellule beta del pancreas e diabete, perché promuovono stress ossidativo e infiammazione», spiegano i ricercatori. «Inoltre, alcuni studi su diete povere di questi composti hanno dimostrato di migliorare significativamente la sensibilità all’insulina, ridurre lo stress ossidativo e alleviare gli stati infiammatori». Il rischio maggiore è stato osservato con i cibi fritti da asporto oppure ordinati al ristorante perché «gli oli per frittura si deteriorano in modo più marcato quando sono riutilizzati, un gesto frequente quando il fritto non è cucinato in casa», puntualizzano gli autori dello studio. Le donne in età fertile dovrebbero limitare al massimo il consumo di cibi fritti, in particolare fuori casa, questo il suggerimento da seguire secondo i risultati dello studio.