La situazione nei paesi dell’Unione europea è variegata: occorre una strategia per migliorare il trattamento e la cura delle persone con diabete. Lo dimostrano i risultati di una ricerca pubblicata sul “Journal of Diabetes Research”.
Autocontrollo del Diabete in Europa
La variabilità della disponibilità e dell’organizzazione dell’educazione all’autogestione, all’autocontrollo del diabete mellito (Diabetes Self-Management Education - DSME) negli Stati membri dell’Unione europea mostra la necessità dello sviluppo a livello comunitario di una strategia per migliorare il trattamento e la cura delle persone con diabete, secondo un articolo di ricerca pubblicato sul Journal of Diabetes Research.
Lo studio, condotto da ricercatori della Technische Universität Dresden di Dresda, Germania, presenta una panoramica della situazione della DSME nei 28 Stati membri dell’Unione europea e la confronta con tre paesi non europei, ma con un indice di sviluppo umano (Human Development Index) comparabile: Israele, Taiwan e Stati Uniti (ITU). Dato che il diabete di Tipo 2 può colpire in maniera particolare minoranze e gruppi a basso reddito, gli autori hanno prestato particolare attenzione agli aspetti di alfabetizzazione sanitaria della DSME per le popolazioni vulnerabili.
I dati sono stati raccolti da febbraio 2014 a gennaio 2015 utilizzando un sondaggio online, e tra i 379 intervistati (249 provenienti dagli Stati membri dell’UE e 130 dal gruppo ITU), la maggior parte erano persone con diabete (33% negli Stati membri dell’UE, 15% in ITU) e fornitori di assistenza (rispettivamente 47% e 72%). Questi dati sono stati integrati da un sondaggio di esperti, al quale hanno risposto 30 organizzazioni competenti in politica sanitaria ed aspetti economici della DSME.
Differenze tra Europa e altri Stati
Dall’analisi è emerso che l’accesso alla DSME varia notevolmente negli Stati membri della UE. Tra gli intervistati europei inoltre il 29% in media ha riferito che i programmi DSME sono fatti su misura per le persone con alfabetismo, livello di istruzione e competenze linguistiche limitati, contro il 63% nei paesi del gruppo ITU. Più della metà dei pazienti adulti e dei pazienti pediatrici con diabete mellito di Tipo 2 partecipa alla DSME nell’Unione europea, mentre nei paesi ITU si nota una partecipazione inferiore dei pazienti con diabete mellito di Tipo 1 e delle persone anziane. L’eterogeneità nella disponibilità e nell’organizzazione di DSME negli Stati membri dell’Unione europea dà una chiara indicazione per lo sviluppo di una strategia complessiva europea per migliorare la cura del diabete.