Molte persone anziane con diabete di Tipo 2 vengono trattate con cure eccessive che possono avere conseguenze dannose. Lo suggeriscono i risultati di uno studio olandese pubblicato su “Diabetes, Obesity and Metabolism”..
Diabete Tipo 2 e anziani
Il diabete di Tipo 2 viene trattato in modo troppo aggressivo in una percentuale notevole di persone anziane, con probabili conseguenze dannose, secondo quanto suggeriscono i risultati di uno studio olandese pubblicato su Diabetes, Obesity and Metabolism, condotto da un team dell’University Medical Center di Utrecht.
I ricercatori olandesi hanno analizzato i dati relativi a 1002 persone con diabete di Tipo 2. Di queste, 319 che avevano un’età pari o superiore a 70 anni, sono state classificate sulla base di linee guida olandesi in tre gruppi di trattamento con soglie target di emoglobina glicata (HbA1c) pari a 7% (53 mmol/mol), 7,5% (58 mmol/mol) e 8% (64 mmol/mol).
I ricercatori hanno calcolato che nella coorte di 1002 partecipanti, 165 avrebbero dovuto avere un obiettivo HbA1c maggiore del 7% secondo le linee guida, ma 64 di questi, pari al 20% dei partecipanti di età uguale o superiore a 70 anni, erano sovratrattati e la maggioranza di questi utilizzava più di 5 farmaci. Nel 20,3% di queste persone si è verificata ipoglicemia e quasi il 30% ha riferito incidenti domestici con cadute.
Cure adatte agli anziani
Gli Autori concludono affermando che il trattamento antidiabetico personalizzato per i soggetti anziani con diabete di Tipo 2 non è molto comune nella pratica clinica, inoltre, un sostanziale numero di pazienti diabetici anziani è sovratrattato con conseguenze anche dannose per la loro incolumità.
Al fine di prevenire episodi ipoglicemici pericolosi per l’incolumità dei pazienti sarebbe opportuno definire livelli di HbA1c meno stringenti per gli anziani