L’insulina è una delle grandi ‘storie di successo’ della medicina. La sua scoperta ha salvato la vita a milioni di persone con diabete. Ma cos’è? E come funziona?

Come funziona l'insulina e la terapia insulinica nel diabete

Che cos'è l'insulina

L'insulina è un ormone naturale prodotto dalle cellule Beta del pancreas, una ghiandola situata nell’addome. Se l'organismo non è in grado di produrre una sufficiente quantità di insulina, che ha la funzione di trasportare gli zuccheri dal flusso sanguigno alle cellule, dovrà riceverla dall’esterno per mantenere livelli glicemici equilibrati. In questi casi, l'insulina viene introdotta nel flusso sanguigno attraverso un’iniezione sottocutanea. L'insulina può essere iniettata mediante una siringa o una penna, oppure usando un microinfusore per insulina; l'insulina per bocca non può essere assunta perché gli acidi dello stomaco la scinderebbero, ovvero, verrebbe distrutta.

Tipi di insulina e terapia insulinica

Le insuline sono realizzate attraverso avanzate tecnologie che permettono di riprodurre perfettamente l’insulina umana e di modificarla geneticamente in modo da cambiarne, come è stato fatto per gli ‘analoghi’, i tempi di azione.

Ne esistono diversi tipi e marche, in genere vengono prescritti in base alla velocità d’azione:

  • Insuline umane regolari. La loro azione inizia dopo circa 30-40 minuti dalla somministrazione, picco d’azione tra le 2-3 ore e hanno una coda che può durare fino a 6-8 ore.
  • Insuline umane intermedie. Sono insuline umane ‘rallentate’ dalla presenza di protamina, con inizio di attività dopo circa 1 ora, picco dopo circa 4-12 ore e durata di circa 16-20 ore.
  • Analoghi rapidi. La loro azione inizia dopo circa 10 minuti dall’iniezione, picco dopo circa 1-3 ore e coda fino a 5 ore.
  • Analoghi lenti (insulina 24 ore). Si caratterizzano per non avere ‘picchi’: la loro concentrazione nel sangue è stabile fino a 24 ore.
  • Mix. Sono costituite da una miscela di insuline umane regolari e intermedie (30/70: 30 regolare e 70 intermedia) o da una miscela di analoghi rapidi e analoghi rapidi rallentati con protamina (25/75, 30/70, 50/50, 70/30).

l'insulina somministrata in prossimità dei pasti (bolo) serve per controllare la glicemia dopo il consumo di cibi e sarà ad azione rapida o ultrarapida.

L'insulina basale, cioè quella necessaria per coprire le esigenze dell'organismo nell'arco della giornata e della notte (insulina ad azione più lenta).?

L'insulina come funziona

Ogni tipo d’insulina ha 3 caratteristiche:

  • Inizio: il tempo necessario all'insulina per iniziare ad agire
  • Picco: tempo durante il quale l'insulina è al massimo dell'azione
  • Durata: tempo durante il quale l'insulina rimane nell'organismo

È importante conoscere le caratteristiche dell'insulina che si assume e come influenza i livelli di glicemia.

Come usare l'insulina

Esistono attualmente 3 metodi di somministrazione dell'insulina:

  • Iniezioni con siringhe: comportano l'estrazione dell'insulina dalla confezione (flaconcino) e l'iniezione nell'organismo
  • Penne per insulina: ricordano, come dice il nome, delle normalissime penne. In questo caso, occorre semplicemente caricare la penna con una cartuccia con la dose predefinita di insulina
  • Microinfusore per insulina, è portato costantemente dal paziente e somministra insulina nell'organismo per 24 ore al giorno

Farmaci insulinosensibilizzanti

Alcuni farmaci aiutano la persona con diabete a rendere l’organismo più sensibile all’insulina. Il più diffuso è la metformina, nota da tempo e ben tollerata, che si è mostrata utile in ogni fase della malattia diabetica e anche efficace a controllare il peso. I glitazoni, invece, sono farmaci che intervengono sui meccanismi di riproduzione delle cellule adipose promuovendo la sostituzione delle classiche cellule adipose addominali con cellule caratterizzate da una migliore sensibilità all’insulina e da una ridotta attività pro-infiammatoria. In questo modo il grasso non si riduce quantitativamente, ma si modifica qualitativamente divenendo meno pericoloso per il metabolismo e per il controllo glicemico.

Altri farmaci, quali i secretagoghi, stimolano la produzione di insulina da parte del pancreas con una durata d’azione variabile. Sono preferibili per contrastare in maniera specifica le iperglicemie postprandiali. I secretagoghi più diffusi sono le sulfaniluree e i glinidi. Di recente introduzione, le incretine e le gliptine, farmaci che, nel primo caso (analoghi del GlP-1), mimano e, nel secondo caso (inibitori del DPP 4), potenziano l’azione degli ormoni in-cretinici naturali, prodotti a livello intestinale in seguito all’assunzione di cibo e responsabili di circa il 60% della secrezione di insulina.

Iniezioni d'insulina consigli utili

Se le iniezioni d’insulina fanno parte della vostra vita quotidiana, sapete quanto sia fondamentale gestire il diabete ed evitare l’insorgenza di possibili complicanze.

Inoltre, sarete consapevoli di quanto sia importante rispettare il programma di somministrazione. Nel caso in cui il vostro organismo non dovesse disporre della quantità sufficiente di insulina per un lungo periodo di tempo, potreste correre il rischio di sviluppare gravi problemi agli occhi, al cuore, ai nervi e ai reni. Un’eccessiva assunzione d’insulina, invece, può causare ipoglicemia che, nei casi più estremi, può portare al coma diabetico.

Nonostante tutte le persone con diabete siano consapevoli dell’importanza di una somministrazione regolare, secondo uno studio condotto negli Stati Uniti, oltre la metà dei soggetti affetti da diabete insulino-dipendente, durante la loro vita, saltano volontariamente le iniezioni. Il 20% circa di questi pazienti lo fanno occasionalmente o frequentemente.

Questa tendenza è particolarmente diffusa tra coloro che devono assumere più dosi di insulina ogni giorno, anche perchè spesso ritengono che il trattamento sia scomodo (ad esempio interferisce con le loro attività quotidiane o li fa sentire in imbarazzo).

E voi? Avete mai saltato una dose d’insulina perché non vi sentivate a vostro agio assumendola in pubblico? Vi siete mai esposti al rischio di ipoglicemia per esservi praticati l’iniezione troppo presto, ad esempio prima di uscire di casa?

Spesso integrare le iniezioni con uno stile di vita attivo e dinamico può risultare difficile. Senza contare che, di frequente, le persone che ci circondano non sono consapevoli dell’importanza del trattamento del diabete.

Tuttavia, non dimentichiamoci mai che le iniezioni sono necessarie dal punto di vista clinico. Non si può scendere a compromessi quando si tratta di salute, neanche di fronte agli sguardi di chi non ci conosce. Quelle persone non dovranno fare i conti con le conseguenze di un’iniezione saltata, ma voi sì.

La comunicazione riveste, come sempre, un ruolo fondamentale in questo processo. Parlate della vostra malattia a chi vi circonda senza timori, e siate pronti a rispondere ad eventuali domande. Inoltre, ricordatevi che le iniezioni, se praticate con discrezione, attirano di rado l’attenzione. A tal fine potete utilizzare una penna insulinica, più comoda e discreta rispetto a una siringa o un microinfusore, con la possibilità di erogare l’insulina in totale discrezione.

Imparate a convivere con serenità con il vostro trattamento. Non c’è nulla di cui vergognarsi perché state occupandovi della vostra salute, indipendentemente da dove vi trovate.

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