Secondo uno studio condotto a Boston, i diabetici trattati con insulina residenti vicino a strade particolarmente trafficate, presentano elevati livelli di Proteina C Reattiva (PCR), una proteina prodotta dal fegato che appare in concentrazioni elevate quando c’è una qualche infiammazione nell’organismo.
L’inquinamento atmosferico dunque favorirebbe l’infiammazione, un fattore di rischio per molte malattie cardiovascolari e metaboliche tra le quali il diabete di Tipo 2.
Per la ricerca sono stati arruolati 356 adulti della comunità portoricana residente a Boston e nei suoi dintorni, con diabete di Tipo 2. L’esposizione al traffico è stata valutata a seconda che i soggetti abitassero entro 100 metri (il 20%) o a 100-200 metri (un altro 20%) da strade con un volume di traffico di oltre 20.000 veicoli al giorno. Tra i partecipanti, 91 facevano uso di insulina, 197 assumevano un farmaco orale per il diabete e 68 non usavano alcun trattamento per la malattia.
La concentrazione di PCR prodotta da ogni partecipante è stata misurata all’inizio dello studio e 2 anni dopo, mediante un test ad alta sensibilità.
I risultati hanno mostrato una relazione tra traffico stradale e concentrazione della PCR nelle persone che fanno uso di insulina per il trattamento del diabete.
«Le concentrazioni di PCR», spiega Christine Rioux, coordinatrice dello studio, «sono risultate aumentate del 75-200% nell’arco dei due anni di osservazione in quel 10% di soggetti con diabete in terapia insulinica e residenti in aree altamente trafficate, rispetto ai soggetti che vivevano in quartieri a bassa intensità di traffico. Per contro, le concentrazioni di PCR non sono risultate aumentate nel 22% di soggetti in trattamento con la metformina e/o altri farmaci anti-diabetici, anche se residenti in aree molto trafficate».
«È importante sapere chi è più vulnerabile agli effetti negativi dell’esposizione all’inquinamento da traffico per diffondere una maggiore educazione», concludono gli autori. «Le persone possono ridurre la loro esposizione mantenendo le finestre chiuse durante le ore in cui il traffico è più intenso, usando i condizionatori d’aria durante i mesi estivi ed evitando di fare esercizio fisico vicino a strade trafficate».