Secondo una ricerca internazionale, pubblicata sulla rivista “Medicine & Science in Sports & Exercise”, un’attività fisica intensa nei bambini e ragazzi si associa ad una riduzione dei livelli di insulinemia e della circonferenza vita, due parametri legati alla insorgenza di diabete e di sindrome metabolica.
Una ricerca internazionale, guidata dal Wake Forest Baptist Medical Center, negli Stati Uniti, pubblicata sulla rivista Medicine & Science in Sports & Exercise, dimostra come dieci minuti di attività fisica intensa al giorno, nei bambini e nei ragazzi riducono il rischio di sviluppare problemi di cuore e malattie metaboliche come il diabete. Lo studio ha analizzato i dati di 11.588 giovani, dai 4 ai 18 anni, che sono stati inclusi in 11 studi in Brasile, negli Stati Uniti e in alcuni Paesi europei. I ricercatori hanno analizzato in particolare i dati che includevano l’età del bambino, il sesso, il livello di attività fisica e almeno un biomarcatore (cioè un indicatore misurabile di uno stato o condizione medica) di rischio cardiometabolico.
Per verificare quanto l’attività fisica influisse sulla salute del cuore e sul metabolismo, i ricercatori hanno monitorato diversi parametri, come la circonferenza della vita, la pressione arteriosa, la glicemia e i livelli di colesterolo sia HDL sia LDL e di trigliceridi nel sangue.
Dai risultati sono emerse 32 associazioni significative tra biomarcatori e l’attività fisica intensa su un massimo possibile di 360. Tutte le 32 associazioni erano collegate a livelli di circonferenza della vita e di insulinemia ridotti. I bambini che avevano preso parte a un esercizio intenso avevano una circonferenza vita inferiore e livelli di insulinemia inferiori, parametri legati all’insorgenza del diabete e della sindrome metabolica.
«Sostituire un’attività fisica più blanda e prolungata nel tempo con una più breve e intensa», concludono gli Autori, «comporta dei benefici cardio-metabolici maggiori rispetto a quelli che potrebbero essere ottenuti con un esercizio di intensità moderata e con la riduzione della sedentarietà».
Questi risultati dimostrano, secondo gli Autori, che sostituendo gli allenamenti di lunga durata ma di modesta intensità con esercizi più brevi ma più intensi si possono ottenere benefici cardiometabolici superiori.