L’attività fisica contrasta l’insorgenza di svariate patologie e aiuta a invecchiare meno e meglio: il movimento tiene la mente giovane ed allenata.
Lo sport svolge un effetto positivo sulla mente ma anche sul fisico, è una cosa risaputa ma che vale la pena ricordare. Lo confermano anche alcune ricerche: chi si muove con regolarità ha un intelletto ed una pelle meno segnati dal passare del tempo. E lo conferma anche una recente ricerca condotta dall’Università del Minnesota, pubblicata su Neurology: stando ai dati emersi dallo studio firmato da David R. Jacobs, i giovani che partecipano ad attività di cardiofitness mostreranno una memoria e una capacità cognitiva migliori nella mezza età, fra i 43 e i 55 anni. I ricercatori hanno selezionato circa 3mila pazienti, con un’età compresa fra i 20 ed i 30 anni, e ne hanno analizzato le capacità mentali. Lo studio ha poi preso in esame gli stessi partecipanti dopo circa 25 anni e si è arrivati alla conclusione che chi in quegli anni ha svolto attività fisica può contare su maggiori capacità cerebrali, anche in età avanzata. Gli studiosi sono convinti che il cervello di chi fa sport invecchi di meno per svariati motivi, tra i quali il fatto che il movimento contribuisce a rafforzare alcune funzioni basilari come le associazioni e la memoria. Inoltre, chi si muove ha livelli inferiori di colesterolo nel sangue, ha meno possibilità di ammalarsi di diabete e ha un cuore più sano. Le abilità cognitive del campione, dopo 25 anni, sono state valutate attraverso una serie di parametri come la memoria verbale, la velocità psicomotoria, ovvero il rapporto fra capacità di pensiero e movimento fisico, e la funzione esecutiva. Lo studio ha calcolato per ogni minuto di tapis roulant effettuato, 0,12 parole corrette in più, un test di memorizzazione di 15 parole e 0,92 numeri in più sostituiti in maniera corretta durante un test di velocità psicomotoria.[OI{D1] I dati sono stati confermati anche dopo gli aggiustamenti connessi ai fattori di rischio come il fumo, il colesterolo alto e il diabete. «La nostra ricerca ricorda ai giovani adulti che la salute futura del cervello è associata alla buona salute del cuore», spiega Jacobs. «Si tratta di benefici ottenibili attraverso attività di cardiofitness come corsa, nuoto e bicicletta».