Nei pazienti con prediabete due diversi approcci dietetici e due regimi di attività fisica possono essere la svolta per la prevenzione al diabete Tipo 2, secondo uno studio presentato al congresso dell’ADA 2019.
Prevenzione al diabete Tipo 2
Da quanto emerso dallo studio PREVIEW, presentato all’ADA del 2019, nei pazienti con prediabete una adeguato approccio dietetico abbinato ad un regime regolare di attività fisica per la gestione del peso danno diano esiti molto positivi nella prevenzione del diabete Tipo 2.
Lo studio PREVIEW
All’inizio del 2013 sono stati scelti in Europa e Australia 2.233 soggetti con prediabete, i quali sono stati sottoposti ai quattro diversi approcci dello stile di vita per 34 mesi. I ricercatori hanno basato le loro ipotesi su uno studio passato il quale affermava che per la prevenzione del diabete Tipo 2 era meglio sottoporsi a una dieta ad alto apporto proteico e basso indice glicemico combinata a un periodo iniziale di perdita di peso piuttosto che a una dieta a moderato contenuto proteico e medio indice glicemico. Inoltre hanno voluto valutare l’efficacia di un’attività fisica ad alta intensità e breve durata, paragonata ad una di intensità moderata e lunga durata. I partecipanti sono stati selezionati in base all’indice di massa corporea (BMI) e successivamente suddivisi in fasce d’età e di genere per essere poi assegnati in modo sequenziale ai quattro diversi approcci di intervento.
La fase iniziale prevedeva un calo dell’8% del peso corporeo per poter accedere alla fase successiva, la quale prevedeva uno dei quattro programmi di dieta o esercizio fisico, così fino alla fine dello studio a gennaio 2019. Le aspettative erano che la perdita di peso iniziale associata ad una dieta di mantenimento standard (medie proteine e medio indice glicemico) e a un programma di attività fisica potesse portare a un’incidenza di diabete Tipo 2 del 15,8%, mentre la perdita di peso associata alla dieta di mantenimento ad alto contenuto di proteine e a basso indice glicemico potesse ridurre l’incidenza a 10,5%.
Risultati sorprendenti
I risultati però furono sorprendenti, a fine percorso erano rimasti 962 soggetti e solo 62 diagnosi di diabete Tipo 2, quindi un’incidenza del 4% in tutti e quattro i gruppi. Nonostante non si siano verificate grandi differenze tra le diete e i programmi di attività fisica, la prevenzione nel 96% dei soggetti con prediabete è stata considerata da tutti un successo e una sorpresa. Inoltre il 35% dei soggetti selezionali che avevano perso almeno l’8% del peso nei tempi stabiliti alla fine del percorso non erano più considerati in prediabete, così come il 18,5% di coloro che hanno completato il percorso.